Di gatti, gattini, amori malandrini

Dopo tre settimane, riesco di nuovo a scrivere qui; non che non ne abbia avuto voglia o intenzione prima, ma il mio personale orologio del tempo si è sfasato, per cui non ci son proprio riuscita.

Dove eravamo rimasti? Ah sì! Alla miracolosa nascita degli Scheggini, nome collettivo col quale vengono attualmente chiamati i cuccioli, in quanto solo una è facilmente riconoscibile; per la precisione lei: Spina.

Foto: Spina by Ale.

Trova le differenze

Per quanto ci è parso di capire, siamo di fronte a due maschi e due femmine. Le femmine hanno aperto gli occhi prima, sono più sveglie, interagiscono; i maschi (che ve lo dico a fa'?) praticamente mangiano e dormono, sembrano mediamente più rintronati e hanno un'unica fissa: la tetta. Trovate differenze con gli esseri umani?

Habemus nomina et supra nomina!

Grazie a tutti coloro che si sono lanciati nell'entusiasmante gioco del cerca il nome più imbarazzante per i miei cuccioli. Le vostre proposte sono state ampiamente vagliate e discusse da me e dal kamikaze e prontamente cestinate, come un certo Bidet, nome assai caro a mio marito. Alla fine l'hanno spuntata:

1. Spina (a volte detta Spinetta)
2. Anja (vezzeggiata come Aniuska)
3. Relè (Relè)
4. Bistrot (Bistrot)

D'altra parte i vezzeggiativi sono comuni in famiglia. Scheggia viene spesso chiamata Scheggina (o gatta del demonio quando mi fa inciampare); Ariel è nota come Lalla o Lallina (nomignolo che ha in comune con mia cognata. Così non sono stati rari i casi in cui, quando mio fratello abitava ancora in Terronia e parlava al telefono con la sua amata, contemporaneamente accarezzasse Ariel e la chiamasse amorevolmente Lallina mia. Va da sé che mia cognata pensava si riferisse a lei. Quando ha scoperto che invece le amorevoli parole erano dedicate alla gatta, ecco, non l'ha presa benissimo. Da allora lei e Ariel si sopportano malamente e lottano per avere le attenzioni di mio fratello...); io vengo chiamata con una marea di nomi, nomignoli, vezzeggiativi e chi più ne ha, più ne metta, tranne che col mio nome. Tra i riferibili, Tata o Tatina (dalla mia bella cognatina), Sister (dal mio unico brother), Alfonzia, Alfonzina, Adelaide, Alcatraz e innumerevoli altri (da mio padre), Giglia dal kamikaze, che ovviamente è a sua volta Giglio o Maurizio. Memorabile la volta in cui dissi a mia madre: "Devo andare a preparare il pranzo per Maurizio" e lei, con sospetto: "Hai ospiti a pranzo?". Al che io, prontamente: "No" e lei, quasi a dire, ecco, ti ho beccata sul fatto: "E chi è Maurizio?". "Mio marito, no?".

Gatti e zoccole

Non ci crederete mai... Scheggia è di nuovo in calore. C'è un siamese randagio, prontamente chiamato Romeo, che staziona sotto la finestra della cucina. Giulietta è stata rinchiusa in casa. Oggi, non si sa bene per colpa di quale manina maldestra, se materna o kamikazica, la gattaiola è stata lasciata aperta e Scheggia è scappata, affidandomi i figli con un'espressione del tipo, li amo più della mia stessa vita, ma ho bisogno di un gatto e subito! Prenditi cura di loro, addio, au revoir, goodbye, auf wiedersehen, miaoooooo.  Dopo di che è scomparsa... Romeo si è presentato ululante venti minuti dopo la fuga. Sono uscita, l'ho guardato, ho scosso la testa e ho detto: "Mi spiace. Ti sei fatto fregare. Chissà con chi starà folleggiando a quest'ora". Non occorre che esplichi ulteriormente il titolo.