Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

mercoledì 13 giugno 2007

Ode al tempo



Ode al tempo
che cancella queste nubi vagabonde
per un cielo d’inverno
color pensiero antico.

Ode al tempo
che scolora e confonde
tesse trama e ordito
e ricama i ricordi
con fili d’oro e d’argento
rubati qua e là a manine graziose.


Ode al tempo
che reinventa il futuro
camuffando il passato
con odor di presente.

Ode al tempo
che trasforma la pioggia
in tempesta di neve
o mare in calma.

Ode al tempo
che scompiglia le foglie
tra i rami secchi
di un giardino d’ombra.

Ode al tempo
che dà voce alle ombre
custodendo i pensieri di un’altra vita,
una vita passata
trascorsa tra vento e mare
da onda azzurra
che abbraccia gli scogli.

Ode al tempo
silenzioso e distante
che allontana la notte
e le ragioni sommerse
che rimescola i baci
e gli inganni e i difetti
e racchiude ogni vita
in una scatola oscura
dove tutto finisce
in un luccichio di stelle.

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