Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

sabato 9 novembre 2013

Il giorno peggiore

Simeon Solomon, Autumn. Oil on canvas. Private collection

Ci sono giorni buoni, pieni di slancio, forze, vitalità. Ci sono giorni in cui la luce inonda il cuore e il buio è una coperta d'ombra in cui cullare i sogni. Ci sono giorni intensi, pieni, traboccanti di vita. Ci sono giorni in cui mi sento talmente bene da credere di essere guarita e così in quei giorni vivo al massimo, rendo il massimo, sono pienamente felice.
Il giorno peggiore è sempre il successivo. Il ritorno alla realtà, la caduta degli dei. Il giorno peggiore è quello del confronto col limite, col dolore, con la perdita di ogni briciolo di forza o energia. Il giorno peggiore è quello in cui realizzo che no, non sono guarita e no, la situazione non cambia.
Il giorno peggiore non è la disillusione, il giorno peggiore è la consapevolezza che il corpo cede, il respiro muore e la rabbia mi logora l'anima. 
Il giorno peggiore è l'immagine di me che non voglio vedere.

Ho rotto tutti gli specchi d'aria, 
bolle che scoppiano prima di giungere al cielo.
Mi ripiego come una foglia secca.
Il vento mi porta via.

20 soffi di vento:

  1. Mah, non so cosa dire. Signorina, si è appena sposata e mi fa questi discorsi?

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    1. Forse proprio per questo ci sto male il doppio. Perché lo vedo che soffre nel vedermi star male e mi sembra ingiusto, per entrambi.

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    2. Eh, quando si condivide il quotidiano si condivide il bello e il brutto. A prescindere dal giusto e dall'ingiusto.

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  2. Quest'autunno è capriccioso.
    Da foglie secche, proviamo a volare in alto e riscopriamoci foglie d'oro.

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  3. Ma poi, il giorno successivo a quello peggiore, arriva sempre tanta gredinezza a spazzare via quelle sensazioni.
    Almeno per un po'.

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    1. Quello è il giorno dei gredini con i bigibidi sgolbiti... e si ritorna a sorridere :-D

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    2. SgolbiDi!
      Buongiorno cinghialini.

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  4. Signorina, ha infornato i pasticcini?

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  5. E poi arriva il vento e si spazza via tutta la stanchezza e lo sconforto. E se il vento non basta, arruoliamo anche il nostro doppio esercito di ragnetti e mummie e altri esseri orrifici - pussa via tristezza, ssshhhhoooshhhh (soffiamo tutti si si!)

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    1. Sìììììììì, soffiamo tutti, sfolli cara (grazie)

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  6. Uh, beh, in questi casi, forse vale la pena sedersi accanto e stare zitti. E così farò con te, per farti capire che ti penso, senza dire cose che non servono proprio a nulla.

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    1. Però ci facciamo lo stesso le nostre partite a Ruzzle, vero, Gae?

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    2. Certamente. Anche se mi stracci sempre ;)

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    3. In compenso la Pellona straccia sempre me ;-)

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    4. La Pellona non mi straccia. Mi disintegra :)

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