Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

lunedì 27 maggio 2013

Piccole storie tajane...



Prendo in prestito nel titolo l'efficace terminologia di Fracatz per inaugurare il trionfale ingresso in casa di un nuovo componente della famiglia: la cara, energica e (si spera) efficiente lavatrice a vapore.
Ore 11.00, il ragazzo delle consegne scarica il gioiellino e chiede il saldo. 
Faccio gentilmente notare che l'importo richiesto è inferiore al dovuto.
Il ragazzo lancia maledizioni contro i responsabili di cassa che non sanno fare i conti, ma solo dopo aver verificato per ben tre volte con la calcolatrice che l'importo finale era quello che dicevo io. Cosicché telefona ai suddetti responsabili facendo notare la spinosa questione.
Risposta della responsabile: "La signora vuole pagare di più?".
Contro-risposta mia: "No, la signora è onesta!".

... e c'è pure chi si stupisce... O tempora, o mores!

31 soffi di vento:

  1. io avrei onestamente dato quello che mi chiedevano con insistenza ! tajjanissimo

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    1. Ah, beh... allora. Comunque grazie per aver con il tuo commento sfatato il pregiudizio del meridionale furbastro. Padanotto furbone!!! ;)

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    2. dopo quarant'anni a fare l'ingenuo polentone ho forse capito come gira il mondo.....e chi può dirlo, magari sono terruncello dentro!!

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    3. Con l'accento bresciano? Impossibile!!!

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    4. per gli stati d'animo non esiste accento!

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  2. Brava, signorina, sono orgogliosa di lei. Far fare una brutta figura in matematica al solito maschietto supponente, non ha prezzo.

    La lavatrice a vapore?! Ma ... fischia pure?

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    1. Vero che non ha prezzo???
      La lavatrice farà "ciuf ciuf" quando la metteremo in funzione. Per il momento è stata messa all'aria a degassare dall'immondo odore di gomma dell'interno dell'oblò... ohibò! Anzi, glu glu.
      Non ci faccia caso, sono sotto l'effetto di sostanze tossiche ;)

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  3. Adesso vi immagino un po' come Sally e la Signora del West

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    1. Ahahhah, molto meno biondi e con molti meno capelli però! ;)

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  4. L'ho ripudiata perché tiene più al suo stupido blog che a quelli che ci sono dentro, signorina Ale. Direi che è un ottimo motivo. Per me, naturalmente.

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    1. quanto hai ragione.

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    2. Bene. Il suo blog ce l'ha. Non è contenta? Se vuole lo linko qua e là, magari si materializza qualche nick-name a fare da riempitivo. Un po' di colore non guasta. Quanto al mio, di colore, può scordarselo per sempre. Si tenga quelli dello squalo mandibolato imputridito e del ray-banner. Grigio smorto e verde caghetta. Allegria!

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    3. Mah, signora Silvana, direi che ha preso un grande abbaglio. Si vede che non ha compreso per nulla la nostra piccola Straffi, amica vera e di rara bellezza interiore. Un blog può chiudere, la vita virtuale può stare stretta, ma i legami, quelli veri, vanno oltre e permangono.

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    4. Mah, se lo dice lei. Pensavo anch'io che avesse un carattere dolce e sensibile, ma alla prima emergenza si è smentita.

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    5. Forse non ha considerato che non è stata quell'emergenza. Sono tanti i motivi che spingono a chiudere e se per una volta in vita sua ha pensato prima al proprio benessere e poi agli altri, io sono orgogliosa di lei.
      Forse in questo momento il virtuale doveva solo essere messo in pausa.

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    6. A questo non avevo pensato, in effetti. Ci penserò. Anche se ritengo che certe scelte possano non essere capite. È il rischio che si corre ad avere a che fare con gli altri.

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    7. Già, certe scelte non sempre possono essere capite, ma penso che vadano comunque rispettate. A volte (ma non è un rimprovero nei suoi confronti), essere prevenuti impedisce di avere uno sguardo più ampio e in quell'ampiezza ci sono molte possibilità.

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  5. Stamattina sul lungomare ho visto una ragazza tale e quale a te, che si ravviava i capelli in continuazione e barcollava incerta, su tacchi da vertigine.
    Chissà se anche lei, come una certa persona che conosco, ma non diciamo chi -TU-, è una temperatrice indefessa.

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    1. Signorina Straf, mi ha colpita molto la buona opinione che la signorina Ale ha di lei. Di solito ho visto orde di cani rabbiosi azzannarsi a casaccio. Mi sa che è la prima volta che vedo atteggiamenti civilizzati. Adoro essere sorpresa, quando ho delle convinzioni pessimistiche maturate sul campo.

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    2. è un'opinione ricambiata. Qui ho conosciuto molte persone, alcune delle quali a me molto care. Un blog è solo un contenitore, ed è quando non si continua a riempirlo più, che si capisce se i legami possono continuare al di fuori.
      Esistono le mail, i telefoni, gli incontri reali. Tutto questo mi basta, ed è tantissimo.
      Magari un giorno ritornerò a scrivere. Ma sono serena, perché non ho perso nessuno di loro, nella mia vita reale, e spero che continui così.

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    3. @ Straffi: uè, io sui tacchi non barcollo, MAI! Ammalio, semmai... (momento di autostima on) oppure semplicemente inciampo, cado, prendo storte, ma quello anche a piedi nudi (momento di confessione). Comunque nessuno tempera bene come me, puoi giurarci.

      @ Signora Silvana: le ricordo che lei non ha voluto dare un'opportunità né a me né a Straffi di dimostrarle che le sue convinzioni pessimistiche maturate sul campo potevano non essere confermate. Per il resto sottoscrivo quello che ha scritto qui sopra Straf: i veri legami permangono, al di là del virtuale e della distanza fisica. Quando ci si trova, si trova anche il modo di essere e restare vicini. :)

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    4. Mia cara signorina, ne ho ben donde, mi creda. Non mi trasformerò mai in un detective per avere a che fare con qualcuno, mi rifiuto. In questo contesto è indispensabile farlo, se si vogliono evitare fregature. Non consentirò mai ad uno stupido mezzo di interazione di cambiare in peggio il mio approccio alla realtà. In meglio sì, in peggio no.

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    5. La capisco, quando si prendono fregature, è così. Però non tutte sono fregature e qualche volta bisogna pure lanciarsi e provare. Anch'io ho preso fregature, ma le belle persone sono state di più :)

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    6. Mah, somiglia a dover scartare e provare tutte le caramelle per scoprire quale ti piace. Ho smesso di mangiare caramelle. Fanno male ai denti. Meglio i denti, delle caramelle.

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    7. Se però non si vogliono mangiare caramelle, è inutile stare davanti alla vetrina a sbavare o a dire che le caramelle fanno schifo... meglio andare in un negozio di gelati, no?

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    8. La mia è una cura omeopatica: serve a disintossicarmi dalle caramelle!Hanno danneggiato gravemente me, la mia vita, il mio matrimonio e pure la mia salute e non ho ancora finito di pagarne le conseguenze, non posso interromperne l'uso all'improvviso. Ha presente il cortisone? E poi io le caramelle non le mangio mica. Sono dolci, non mi piacciono. E sollecitano inutilmente la salivazione e la mandibola. Però da guardare sono carine: con tutti quei colori e quelle cartine colorate. Un po' come ammirare un'Amanita falloide, insomma: è bellissima, ma non ti sogneresti mai di assaggiarla. Sai che non ne vale la pena, a meno che tu non voglia rimetterci le penne. Ma è così bellina da guardare!

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    9. Ah, beh, allora se è così, fa benissimo! Anche se so che non ci crede o che non darebbe un minimo di fiducia, ci terrei a dirle che non sono una caramella, sono una liquirizia, di quelle che mi comprava il mio nonnino, quelle con l'incarto trasparente, che sapevano di liquirizia e che adesso non si vendono più. :)

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    10. Nooooo! Ma veramente? Lo sa che ho la pressione bassa?

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  6. O tempora o mores. O il timer o muori, ovvero "Come il marketing dell'epoca cercava di convincere Cicerone a cambiare la lavatrice".

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