Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

mercoledì 23 novembre 2011

All'inizio del viale

Foto: dal Web

Milano - V tempo

Gli ultimi ritocchi al trucco sono complessi. Ho perso l'uso delle facoltà mentali e di conseguenza anche il controllo dei movimenti. Quando sono agitata, causa emozione incontenibile (ne leggerete un tragico esempio nella seconda parte di Fiori d'arancio), sono una mina vagante.
Ok, ok, ce la posso fare. Devo solo indossare le calze velate che più velate non si può senza smagliarle. Tanto ne ho un paio di riserva. Ok, lo ammetto, più di un paio.
Cerco di respirare lentamente, prima di entrare nel circolo di iperventilazione, altrimenti invece di incontrare lui finisco diritta al pronto soccorso (ah ah ah... tralasciamo quest'ipotesi). Indosso il vestitino più carino che ho, gli stivali e il coprispalle. Le mani mi tremano in modo preoccupante.
Squilla il telefono. Manca poco che mi ribalti per riuscire a rispondere... e la sua voce sorridente dall'altro lato dà il via a una danza di farfalle nello stomaco da fare invidia al balletto dell'Opéra di Parigi. Sulle ali dell'incoscienza più totale mi precipito fuori. Ci incontreremo all'inizio del viale, se non mi viene prima un infarto, visto il battito impazzito.
Mentre sto per giungere alla fine della strada lui richiama. Mi dice dove si trova. Non lo faccio nemmeno finire di parlare. Mi volto a destra e lo vedo. Chiudo il telefono e lo saluto con la mano. Non mi ha visto. Si trova quasi di fronte a me. Un semaforo a separare i nostri sguardi.
Quando mi riconosce, mi viene incontro correndo e mi abbraccia sulle rotaie. Se in quel momento ci avesse travolto un tram a tutta velocità non me ne sarei nemmeno accorta...
Lo guardo e d'improvviso mi sento bene. Perché lui mi fa provare la sensazione di essere a casa. Come se i sentieri percorsi in tutti questi anni non avessero avuto altro scopo che portarmi qui, davanti a lui. È bello, davvero bello. Ma la sua bellezza non ha nulla a che fare con l'aspetto esteriore. È il suo modo d'essere che amo. I suoi gesti, il modo in cui sorride, i suoi occhi nei miei, la sua voce, le parole dette e quelle nascoste. Ciò che leggo nelle pieghe della sua anima. Quella di cui dice io sappia decifrare i geroglifici. E poi sì, è anche un bel ragazzo, nel senso classico del termine.
La camminata lungo i Navigli e poi la cena. Un'intera sera a parlare di tutto. A raccontarci di noi. Le sue mani nelle mie. Sono calde quelle mani e bianche, le nocche appena arrossate. Le ho disegnate nel ricordo a scaldare il gelo delle mie.
Si è fatto tardi. La strada del ritorno è deserta. Camminiamo abbracciati. La mia testa sulla sua spalla. La sua mano sul mio fianco. Di nuovo quella sensazione. Di nuovo a casa. Come se l'avessimo sempre fatto. Come se per una distorsione del tempo ci fossimo ritrovati dopo esserci persi. Ci perderemo ancora?

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14 soffi di vento:

  1. Mi hai fatto emozionare!
    Che bello il fremito dell'attesa e il fuoco dell'incontro.. :)

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  2. Oh... Che emozione... Quanto tempo che non provo emozioni così...

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  3. bello sì! quanti ricordi!se provate tutto questo non credo che vi perderete più. Sai, io e papasino ci siamo sposati, dopo un incontro simile ;-)

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  4. Se vi perderete ancora non lo so, ma non prendetevi rischi inutili abbracciandovi sulle rotaie, eccheccazzo!

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  5. Ale, ho il cuore che gronda emozione per la bellezza dell'incontro, e felicità per te....spero che questo sia solo l'inizio....

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  6. Sniff sniff sniiiiifff...

    non vedo l'ora di leggere il seguito :)

    (le persone speciali prima o poi s'incontrano)

    bacino.

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  7. E' bello emergere dalla mia apatia e leggere di emozioni... positive.

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  8. Sembrano Le Notti Bianche, la stessa atmosfera, ma questa è vita vera ed è bello che tu ne sia la protagonista.

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  9. va bene tutto ... ma no! le notti bianche no però .. =)

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  10. che brividi, emozioni, un pò lontane nella memoria. sai che ti dico, mi impegno a riviverle, è importante trovarle nell'uomo che ho accanto

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  11. mi hai rimescolato la pancia.

    credo di aver scoperto il tuo blog per far pace con Milano e per finire d'innamorarmi anch'io dei Navigli.

    Mi saluti Porta Ticinese quando ci passi?

    a rileggerti

    gattaliquirizia
    http://gattofebbraio.wordpress.com

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  12. @ Max e MP: servizio emozioni a vostra disposizione :-P

    @ mammapappa: non lo so, non credo che corriamo il pericolo di essere fortunati come voi...

    @ mivendoperpoco: va bene il pragmatismo, ma un po' di romanticismo ti fa venire l'orticaria? ;-)

    @ Kalì: qualcosa mi dice che sì, sarà l'inizio... ma della fine... Non lo so, la sensazione è quella... per il principio che nella mia vita è più facile che le cose vadano male che bene.

    @ Straf: attendo il seguito anch'io ^_^

    @ Elipi: mi spiace per il tuo momento difficile, ma sono contenta di averti regalato una finestra con un po' di sole.

    @ Nanetto ed Ewan: ecco, perfettamente così... l'atmosfera è quella delle Notti bianche e forse finirà allo stesso modo. Ma io non avrò lo stesso destino di Nasten'ka... il mio destino è quello del sognatore...

    @ luciebasta: il tuo commento mi riempie di gioia... perché credo che sì, emozioni del genere si possano rivivere sempre.

    @ gattaliquirizia: appena ritorno a Milano lo farò! Benvenuta in questo giro di vento

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  13. Voglio pensare che sia eterno e almeno così rimanga nel tuo cuore, perchè ogni bellisimo momento è e resta nostro.
    Baci, amica cara.
    Donivola

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  14. Doni, ci sono emozioni e sentimenti che non smetteranno mai di far parte di me... e lui resta tra questi, nonostante tutto.

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