Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

domenica 15 maggio 2011

Ricamo e sfigati


Alla mostra di ricamo mancano 10 giorni, al matrimonio della Gigia 13... la sarta (si spera) lunedì mi fisserà la prova dell'abito. Il tableau mariage sta venendo bene, le poesie d'amore da mettere sui tavoli sono quasi pronte (Ewan, se leggi qui, non inorridire... meglio i tavoli con i nomi dei poeti che quelli con i nomi dei calciatori!). 
Non ho trovato ancora l'ispirazione giusta per il biglietto d'auguri agli sposi, ma spero che arrivi presto, non mi va di scrivere parole che non sento e di solito scrivo sempre pensieri ad alto contenuto di commozione, tanto che per le mie amiche è ormai prassi riciclare i miei scritti per tutte le occasioni che lo richiedano, da battesimi a funerali a matrimoni, da nascite a compleanni a lauree; c'è solo l'imbarazzo della scelta. Il futuro sposo non sa certo che la poesia che hanno inciso sulla lapide di sua nonna non l'ha scritta la Gigia, ma è venuta fuori dalla mia sapiente penna.  Io adoro la mia amica: mi commissiona i pensieri che non riesce a esprimere, aspettiamo l'ispirazione e voilà, centriamo sempre l'obiettivo di far commuovere qualcuno.
Nel frattempo ricamo a ritmo serrato (almeno finché la vista non mi fa confondere violette con mimose e allora meglio fermarsi...). Siccome però fare una sola cosa per volta non mi gratifica (se non mi complico la vita, che gusto c'è?) ho avuto la bella idea di acquistare tre audiolibri, così mentre ricamo faccio anche qualcosa di intellettuale. 
La scelta è ricaduta su queste tre opere:
Giovanni Verga, I Malavoglia, 9 ore.
F. Scott Fitzgerald, Il curioso caso di Benjamin Button, 1 ora.
Lev Tolstoj, La sonata a Kreutzer, 3 ore e 40 minuti.
Nel tentativo di distogliere mia mamma da Radio Maria, che risuona in cucina praticamente sempre, ho pensato di condividere con lei queste audio letture. Tutta entusiasta le propongo di ascoltare insieme I Malavoglia e lei sapete che mi ha risposto?
"Ma tra tanti libri proprio I Malavoglia? Non lo sai  che sono una famiglia di sfigati?"

... ecco come distruggere i grandi classici in poche parole...

42 soffi di vento:

  1. Bello il tuo ricamo...deve volerci una gran pazienza...e bella l'idea di farsi compagnia con gli audiolibri...certo il giudizio di tua madre è stato drastico..;-D
    Mi ha fatto pensare la tua poesia della lapide che sembra sia stata attribuita a qualcun'altro, alla tua amica...non è il basso reclamo al copyright, ben inteso, ma qualcosa di più profondo...ognuno di noi sceglie le parole e le mette insieme in un modo unico...non so se avrei potuto attribuirmi la "paternità" di parole che non sono mie...
    Grazie per avermi innescato questa riflessione...

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  2. Grazie, Kalì! Sì, ci vuole molta pazienza col ricamo e anche una mente matematica, almeno per usare la tecnica che uso io che prevede un rovescio perfetto e senza fili di giuntura. Ti dirò, mi rilassa molto fare queste cose. Sono capace di stare per ore (di solito in silenzio) immersa in compiti che assomigliano a rompicapo... mi sa che non ho speranze XD!

    Quanto alla poesia della lapide la storia è più o meno questa: dopo una lunga malattia muore la nonna del promesso sposo. La mia amica per fare un pensiero gentile alla suocera mi commissiona una poesia che poi fa riprodurre su una foto da dare a sua suocera come ricordo. La poesia piace talmente tanto che decidono di farla incidere. La suocera ha pensato che l'avesse scritta la mia amica e lei non si è sentita di dirle che non era sua.
    Non hanno un rapporto idilliaco e per una volta che le ha fatto un complimento non era il caso di dire chi l'aveva partorita. Anche perché, quando scrivo su commissione, mi faccio raccontare qualcosa, faccio emergere sentimenti e pensieri che ovviamente non sono miei, visto che non posso partecipare emotivamente all'evento. Così do una forma ai sentimenti e ai pensieri altrui... possiamo dire che la paternità dell'opera è a metà. ^_^

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  3. Che splendido ricamo. Complimenti.
    Tua madre però tra radio Maria e il commento su i Malavoglia... certo che anche lei se la cerca.. :P
    Ma tu non hai reagito??? e soprattutto come puoi permetterle di sentire sempre Radio Maria.. :)

    Max Dejavù

    P.S. I Malavoglia sono una famiglia fantastica.

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  4. Ahahahahaah, Max, ovvio che abbia reagito; io cerco di elevare il livello culturale, ma mi sa che è una mission impossible!!!
    Solo mio padre dà soddisfazione...
    Quanto a Radio Maria, lasciamo perdere... fosse solo quella!!! Pensa che l'altro giorno ho dovuto gestire l'addobbo della nostra parte di strada per la processione della Madonna di Fatima... Salvatemiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!

    Vado a sentire Tolstoj... Il racconto di Fiztgerald mi è piaciuto... I Malavoglia li ascolterò domani!

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  5. ciao Ale, ti sarai ricamato tutto il corredo ormai
    pace e bene

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  6. oddio, a proposito di sfigati non è che Tolstoj sia di un'allegria irrefrenabile... no?

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  7. Direi proprio di no... La sonata a Kreutzer poi, vabbé... provo a concedere a Tolstoj un'ultima chance con Anna Karenina, dopodiché decido definitivamente che mi sta antipatico... il giustificazionismo di Guerra e pace non mi è piaciuto per nulla... continuo ad adorare Dostoevskij... che sarà pure triste, ma si accorda perfettamente alla mia anima. ^_^

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  8. @ Fracatz: oh no! Mica è per me quel lenzuolo... ho ricamato per la parrocchia il pezzo più costoso della mostra... oggi ho saputo che è stato venduto (il che mi ricorda che devo finire il ricamo delle federe...) ^_^

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  9. tua madre ha il grande dono della sintesi....

    Il mio ultimo biglietto di auguri per un matrimonio recitava "in bocca al lupo!"

    ;)

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  10. Ahahaah, mia madre ha il dono di avere delle uscite di comicità involontaria ;-)

    Poi il biglietto l'ho scritto, eh!

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  11. Chi dà ragione a mia madre è pericoloso...
    A me il libro è piaciuto un sacco... evidentemente adoro gli sfigati... forse mi ci riconosco... ^_^

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  12. L'ultima volta che ho scritto un biglietto da accompagnare ad un dono di nozze é stato un paio di anni fa. Recitava, testualmente, Spero che il vostro matrimonio sia molto meglio del nostro. L'ho trovato assolutamente originale, come testo. Mio marito, però, si é un po' incazzato.

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    1. E' che tuo marito non ha compreso bene lo spirito dell'augurio ;)
      Stai facendo zapping tra i miei post? Perché sei masochista?

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    2. Mio marito, ultimamente, e stato ribattezzato " l'uomo poco sveglio" e non aggiungo altro.

      Sì, ho fatto zapping! Mi piace come scrive, signorina Ale.

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    3. Oddio, poco sveglio è tutto un programma...
      Grazie, Silver, scrivere è l'unica cosa che mi fa sentire lì dove vorrei essere.

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    4. Buon proseguimento, dunque. Anche per il ricamo, é davvero bello! Nutro molta ammirazione per chi ha dimestichezza con gli aghi. Io non ne ho affatto.

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    5. Grazie! Quello l'ho già finito. Mi rilassa ricamare e imparare nuove tecniche. Quando sarà finita la ristrutturazione di casa mia voglio imparare il tombolo e a cucire. L'uncinetto e il tricotin li so fare bene, mentre i ferri no... mi innervosiscono. Fare cose pratiche e riuscirci ti dà proprio soddisfazione :)

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    6. Pensare che io adoro i ferri e detesto cucire! Mia cognata é pratica di tombolo, ma é un impazzi mento, roba da intrecciarti il cervello. E il lavoro é lunghissimo!

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    7. Ahahah, incredibile! Hai imparato da sola o c'è qualcuno che ti ha insegnato?
      Comunque il tombolo mi ispira proprio per il motivo che hai detto, perché è un rompicapo e io adoro i rompicapo. Le cose semplici mi annoiano.Ho bisogno di sfidarmi costantemente e alzare il livello di difficoltà, però ci sono cose che non mi riescono nemmeno con tutto l'impegno del mondo, tipo il lavoro a maglia. Credo di avere problemi con i ferri perché faccio fatica a coordinarmi, forse dipende dal fatto di essere ambidestra, chi lo sa. Mi affascina anche il mondo dei telai... prima o poi me li farò costruire da mio padre.

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    8. vuoi davvero risolvere i telai?!?!?!? armati di pazienza e mettiti a studiare. Oppure consulta un ingegnere ......

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    9. Di grazia (che nel tuo caso sarebbe di[s]grazia) dove hai letto che voglio "risolvere" i telai?

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    10. Hai scritto che ti affascina il mondo dei telai e, da che mondo è mondo, i telai si risolvono (prima di farteli costruire, dal tuo papà ;) )

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  13. Ho imparato a 25 anni i primi rudimenti, da un'amica di mia madre che sfoggiava bellissimi maglioni. Mia madre disprezzava i lavori donneschi in genere ma, detestando le mode, mi piaceva l'idea di farmi dei golf del colore che mi pareva e fatti come li volevo. Così le chiesi di insegnarmi l'essenziale, avvio e chiusura delle maglie,, dritto e rovescio, aumenti e diminuzioni. Il primo maglione, giallo canarino, era inguardabile e pieno di errori, poi sono migliorata comprando libri che svelavano i segreti di un'accurata esecuzione e confezione e sperimentando le varie tecniche. Alcune mi sono ancora oscure, a dire il vero, ma mi rilassa moltissimo. Negli ultimi anni mi sono divertita con i corredini per i neonati. Ora vorrei specializzarmi con la roba da uomo, ma non ho una cavia a disposizione. Mio marito, se non é firmato, non lo mette! Signor Amalio, potrebbe farmi da cavia le!, con quel bel nome e cognome che si ritrova! Venga un po' qui, le prendo le misure! Che colori le piacciono?

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    1. Mia mamma ci ha messo tre anni a farmi un maglione inguardabile... E comunque non è mai stata capace di insegnarmi niente, perché mi faceva solo guardare e non sperimentare. Così a 12 anni ho iniziato da sola carpendo i segreti dalle sue innumerevoli riviste. La prima cosa che ho fatto è stata una canotta all'uncinetto a punto palmetta... ma sbagliai le misure, era troppo piccola. Alla fine mi ingegnai e feci delle fasce laterali e così indossai la mia prima creazione :) Poi ho scoperto il ricamo e le sfilature. Da poco il tricotin e i telaietti.
      A me piace un sacco l'idea di creare da me quello che mi piacerebbe indossare. Non vesto firmato e, se potessi, cucirei tutto da sola. Per questo voglio imparare.
      Se Amalio non ti fa da cavia, tienimi presente eh! Indosso la XS e mi piacciono tutte le sfumature del lilla del viola e del blu. Ah, qualche cm in più sulle maniche, ho le braccia lunghe ;)

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    2. Signorina Ale, ma se é davvero così brava a cucire varrebbe la pena di provare a creare i suoi maglioni personalizzati! Specie se sa anche lavorare all'uncinetto, la gamma di possibilità creative é notevole. Le invidio un po' la capacita di saper unire decentemente pezzi di stoffa, specie in questi giorni che ho inutilmente cercato un vestito che mi piacesse. E, quando l'ho trovato, era enorme!

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    3. Oh no, forse mi son spiegata male. So lavorare bene all'uncinetto, ma non so cucire (tranne piccole cose): è quello che voglio imparare. E riconosco che un maglione fatto ai ferri ha una fattura migliore di uno realizzato all'uncinetto. Con l'uncinetto so fare sciarpe, guanti, cappelli, scaldacollo, scaldamuscoli, calzini, borse e accessori, ovviamente anche i moduli e centrini di ogni tipo compreso il filet (ma queste ultime due cose non mi esaltano tanto).
      Tu però potresti provare, ci sono un sacco di tutorial on-line per imparare a cucine, non dev'essere complicato e con i cartamodelli non si dovrebbero avere problemi, se non si hanno i rudimenti di come trasporre le misure.

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    4. Ma che brava! Il filet non piace manco a me e con l'uncinetto sono una frana. Con le cuciture dei maglioni ho risolto il problema dopo aver scoperto il punto materasso, invisibile, quindi perfetto per le rifiniture. Ho un sacco di riquadri di stoffa coloratissimi e mi piacerebbe farmi una gonna lunga e zingaresca o un prendisole, ma mi conosco, non sopporto le cose raffazzonate. E la pazienza, nel cucire, scarseggia. E quei riquadri sono troppo belli per sciuparli con un lavoro fatto male. Temo che dovrò rivolgermi ad una sarta. Però il modello lo disegno io!

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    5. @ silver silvan: vengo da lei solo se accompagnato dalla signorina Ale. E la signorina Ale deve indossare per me il suo più bel sorriso :-)
      Queste sono le mie condizioni (non le chiedo poi tanto ;) )
      Quanto ai colori lascio scegliere Ale :-)

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    6. Ma ... signor Amalio, la spavento così tanto?! Lo so, l'irruenza fa parte del mio carattere ma non sono così molesta! Sono come le api, pungo solo se infastidita! Comunque, se la tranquillizza, porti pure sua nonna, così ci facciamo una bella chiacchierata. Buona domenica, signor Amalio. Ah, la saluta il Canottiere!

      Per lei, immagino un bel turchese. O un carta da zucchero. Un colore brillante, insomma. Un maglione lineare ma con una lavorazione particolare. Per la signorina Ale invece immagino un bel golfino mini del colore del ricamo, glicine, a trecce traforate. Però se dovessi fotografarvi vicini, dopo, mi spaccate la macchinetta.

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    7. @ Silver silvan: meglio due cavie al prezzo di una ;-) e poi vedo che con Ale hai molto di cui parlare perciò, al limite, potrei toglermi di torno e lasciarvi ai vostri acculturati discorsi (incomprensibili a me, ultimo degli anacculturati)
      Fotografarci vicini? io e Ale? la macchinetta farebbe harakiri o si autodistruggerebbe dopo 5 secondi .....
      A presto e saluti a canottiere :-)

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    8. Rieccomi!
      @ Silvan: mi piace un sacco l'idea della gonna zingaresca. Proprio oggi ne indossavo una. Il maglione color glicine a trecce traforate sarebbe incantevole, ma mi rifiuto di posare insieme ad Amalio... giusto lui mi manca di conoscere dal vivo...
      Ah, lo sai che mia mamma si sta facendo aggiustare la sua vecchia macchina da cucire Necchi del '58? Non vedo l'ora di metterci addosso le mie manine :)

      @ Amalio: il mio più bel sorriso lo riservo a chi se lo merita... ma stai sempre ad allargarti, vero?

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  14. A me la Sonata a Kreutzer é piaciuto moltissimo, c'é una tensione incredibile. Quando poi ascoltai il brano in questione, dopo aver letto il libro, mi piacque ancora di più. Lo trovai geniale. E apprezzai ancora di più il brano. Era come se si arricchissero a vicenda. I Malaoglia li amo da sempre, così come Verga in genere. Beniamino Button, ho visto il film con quel gatto goffo ed inespressivo di Brad Pitt. Un vero strazio, tale da on farmi desiderare di leggere il libro. Per altro, detesto i libri assurdi. E cosa c'é di più assurdo della vita all'indietro? Peggio di quella che va avanti.

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    1. Della Sonata a Kreutzer non mi è piaciuta la concezione dell'amore che emerge. Non so, Tolstoj non riesce proprio a far breccia nel mio cuore.
      Concordo sull'inespressività scimmiesca di Brad Pitt in generale. Non ho visto il film. Ma il libro di Fitzgerald l'ho trovato davvero bello e attraversato da una profonda malinconia. Se ti fa piacere posso mandarti l'e-book.

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    2. La ringrazio molto, signorina Ale, é davvero gentile ma l'idea di leggermi un libro su un tablet o un Pc mi deprime non poco. So di essere anacronistica, ma non sarebbe l'unica cosa per quanto mi riguarda, quindi non é la fine del mondo. La ringrazio del pensiero, in ogni caso. Se dovessi ripensarci sarà la prima a saperlo!

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    3. No, non credo tu sia anacronistica. Non avrei rinunciato per nulla al mondo ai libri di carta, ma adesso sono costretta. Li posso leggere solo d'estate all'aperto. Se voglio leggere in casa mi toccano il reader e i libri digitali, della cui invenzione sono grata... perché senza leggere non potrei vivere!

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  15. Che roba sarà il tricotin

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    1. Il tricotin, altrimenti conosciuto come caterinetta, è una tecnica per realizzare cordoncini tubolari a maglia. Quanto è rilassante!

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    2. Interessante. Di grandi o piccole dimensioni? E soprattutto, finalizzati a che? No, perché per fare i cordoncini per le scarpine da neonato all'uncinetto ci metto le ore e mi spazientisco moltissimo!

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    3. Se guardi online trovi innumerevoli usi dei cordoncini. Io ho preso la macchinetta semiautomatica e la caterinetta manuale. A seconda della distanza dei ganci e della grossezza del filato si ottengono cordoncini di diverse dimensioni.

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  16. Ah, signorina Ale, mi sono dimenticata di dirle che ho leto La meccanica del cuore. Mi é venuto in mente solo ora, dopo aver sbirciato nella sua libreria. L'avevo visto da Feltrinelli pochi giorni dopo aver letto il suo post e mi sono convinta ad acquistarlo. Carino e poetico anche se la fine mi ha lasciata perplessa, é tristissima. Inoltre più di una volta mi sono innervosita per le fantasiose trovate escogitate dall'autore. Non ci posso fare niente, ho i piedi fermamente ancorati al suolo e l'altezza massima che raggiunge la mia testa corrisponde alla mia altezza. Sopra c'é l'aria.

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    1. L'ho trovato molto dolce e poetico e sì, anche tristissimo, ma sono quelli i libri che mi piacciono, non ci posso far nulla. E sono loro a voler essere letti da me...

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