Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

mercoledì 23 maggio 2012

Aria di pioggia

Maxfield Parrish, Stars. Cover. 1926. Private collection

Aria di pioggia. Fuori è già buio. Apro il cancello e l'odore di terra umida mi avvolge. Il vento sorride quieto, nascosto fra le ombre del tramonto. Un tratto di strada piuttosto breve, da percorrere in fretta. La bici è leggera sotto di me, la sento instabile. Non è la mia solita bici, quella l'ho lasciata al mare per i giorni estivi e le sortite su spiagge deserte. Imprimo forza sui pedali, piccole gocce si sparpagliano sui miei capelli sciolti, come minuscole stelle d'argento staccate dal manto notturno. Qualche macchina mi sorpassa per arrivare in tempo per cena. Svolto nella stradina a destra e poso la bici per terra. Una porticina rossa davanti a me. Una chiave rossa per aprirla.
Due giri di chiave e sono dentro. Due giri di chiave e un passo indietro nel ricordo di te. Le nostre risate complici. Le tue mani indecise. La cioccolata mangiata sul divano, nello spazio immenso tra il tacere e il sentire. I tuoi occhi sulla mia pelle. Quello sguardo che mi ha attraversato l'anima e non ho più rivisto in nessun altro. Le tue labbra in ogni piega di me. Fare l'amore come se fosse sempre l'ultima volta. Ancora i tuoi occhi oscuri. Una doppia A intrecciata per terra, tra i cuscini, nelle curve di un tempo che non è più. 
Percorro lo spazio denso che mi separa da te. Ogni passo un desiderio sepolto. Ogni passo a raccontare di noi. Mi rivedo spingerti contro il muro. Ripercorro ogni brivido lungo quei giorni. Le tue braccia che si arrendevano a stringermi. La mia lingua sul tuo cuore. Il modo in cui ti ho sempre guardato. Quel modo in cui riuscivo a trafiggerti. Ci riuscirei ancora, in effetti. Perché certe cose non muoiono e non sanno cambiare. E questo lo sappiamo.
Un altro passo e la grande vetrata davanti a me. Faccio un po' di fatica ad aprirla. Sono di nuovo all'aperto. Respiro aria di pioggia e sorrido. Il tuo ricordo non smetterà mai di emozionarmi, ma finalmente ha smesso di ferirmi. Non sento più male. Posso tenerti dentro di me, senza dolore, senza rimpianto. Posso tenerti ancora nel cuore come un ricordo, un'emozione, libera dall'odio cieco di un altrettanto cieco amore. Posso tenerti nell'anima senza che il respiro si fermi e diventi rabbia. 
Fra poco pioverà e io sorrido alla notte. L'aria di pioggia ha liberato il vento. Posso ancora volare.

13 soffi di vento:

  1. E' bello quando resta solo il bello, e passa l'amaro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già... e resta qualcosa, invece dell'indifferenza o della damnatio memoriae

      Elimina
  2. Si, è quello che io chiamo l'album dei ricordi...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quello in cui scegli di mettere solo le foto migliori

      Elimina
  3. che bello uscir di casa in bici senza il rischio di non ritornare

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh eh, nel mio paesello non c'è pericolo, tanto andavo a soli 700 metri da casa mia ;-)

      Elimina
  4. adoro l'odore della pioggia che libera l'aria ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi dà la sensazione del cambiamento e del rinnovamento :-)

      Elimina
  5. sei riuscita un po' ad emozionarmi. belle righe..

    RispondiElimina
  6. Riesci sempre ad incantare ed emozionare...
    Ed e' sempre un piacere leggerti cara alessandrea
    Amalia Delana :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ohì, a volte ritornano!!! Proprio l'altro giorno, leggendo vecchi post, ho trovato un tuo commento, e oggi ricompari... misteri :-)

      Elimina

Soffia qui