Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

domenica 31 maggio 2009

Caso e coincidenze

Giannino Castiglioni. Fontana di San Francesco che predica agli uccelli. 1926. Piazza Sant'Angelo. Milano.

Ma non è invece giusto il contrario, che un avvenimento è tanto più significativo e privilegiato quanti più casi fortuiti intervengono a determinarlo?
Soltanto il caso può apparirci come un messaggio. Ciò che avviene per necessità, ciò che è atteso, che si ripete ogni giorno, tutto ciò è muto. Soltanto il caso ci parla.
[...]
Non certo la necessità, bensì il caso è pieno di magia. Se l'amore deve essere indimenticabile, fin dal primo istante devono posarsi su di esso le coincidenze, come gli uccelli sulle spalle di Francesco d'Assisi.

Milan Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere

4 soffi di vento:

  1. Anche per me questo libro, come ti ho già raccontato, ha rappresentato qualcosa di importante. e mi hai fatto venire voglia di rileggerlo.

    Avevi ragione, comunque.

    ;-)

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  2. Potenza del caso e delle coincidenze... magie che si sprigionano per regalarci un senso "altro" che non sia ripetizione e necessità...

    :-)

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  3. Io sono arrivato alla conclusione che nulla succede per caso, ma tutto ciò che ci succede è perchè, in qualche modo, lo chiamiamo.

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  4. In un certo senso ci credo anch'io (sarà stata l'influenza di Richard Bach)... forse chiamiamo "caso" quei desideri, non sempre consapevoli, che si realizzano quando non ce l'aspettiamo...

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