Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

giovedì 1 gennaio 2009

La Poesia



Fu a quell'età...Venne la poesia
a cercarmi. Non so, non so da dove
uscì, dall'inverno o dal fiume.
Non so come né quando,
no non eran voci, non eran
parole, né silenzio,
ma da una strada mi chiamava,
dai rami della notte,
d'improvviso tra gli altri,
tra fuochi violenti
o ritornando solo,
era lì senza volto
e mi toccava.

Io non sapevo che dire, la mia bocca
non sapeva
nominare,
i miei occhi erano ciechi,
qualcosa batteva nella mia anima,
febbre o ali perdute,
e mi andai facendo solo,
decifrando
quella scottatura,
scrissi la prima linea vaga,
vaga, senza corpo, pura
sciocchezza,
pura sapienza
di chi non sa nulla,
e vidi d'improvviso
il cielo
sgranato
e aperto,
pianeti,
piantagioni palpitanti,
l'ombra perforata,
crivellata
da frecce, fuoco e fiori,
la notte travolgente, l'universo.

Ed io, essere minimo,
ebbro del grande vuoto
costellato,
a somiglianza, a immagine
del mistero,
mi sentii parte pura
dell'abisso,
rotolai con le stelle,
si sciolse il mio cuore nel vento.

Pablo Neruda, Memoriale di Isla Negra

2 soffi di vento:

  1. Non so se hai visto "La tigre e la neve" di Benigni, ma io trovo bellissima la sua lezione di poesia.. Ti metto il link :)

    http://it.youtube.com/watch?v=Phk_o91gzEU

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  2. Sì che l'ho visto, qualche anno fa al cinema e sono perfettamente d'accordo...
    "Per trasmettere la felicità bisogna essere felici e per trasmettere il dolore bisogna essere... felici!"
    Grazie per avermelo fatto ricordare... così come "Se non vi innamorate è tutto morto..."

    RispondiElimina

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