Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

domenica 4 novembre 2007

Dal treno


Silenzio irreale intorno a me.
Nessuna voce, nessun respiro,
nemmeno un alito di vento.
Ma tutto corre diretto dove non sa
e nude mani stanno a guardare.

Terra immobile inchioda la memoria
a tronchi arsi dal sole
ricurvi di tempeste
piegati dalla rabbia.

Terra senza volto, silenziosa del tempo,
rimpianto di tutte le radici
e foglie e occhi trascinati nella nebbia
quasi fossero spettri.

Fieri e possenti rami, carichi di pianto,
a ricordare quest’antica storia
che forse ha solo assenza tra le sue fronde.

E continua a sfilare il sogno davanti a me
senza potersi mai fermare o volerlo soltanto.
Muri a secco velati dalla polvere
rosse chiazze di papaveri sorridenti d’oblio
… ma tutto corre diretto dove non sa
e nessuna voce, nessun respiro,
nemmeno un alito di vento…

da Tenùmema

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