Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

mercoledì 15 giugno 2011

Incontro

Come posso dimenticare la magia, la follia, la poesia che impregna ogni istante del tempo che vivo con te?


panno gettato con riguardo sul tuo corpo
corpo gettato con riguardo sul mio letto
metto ogni riguardo nella gioia del tuo spasmo
plasmo la tua pelle come onde sul mio tatto

ritratto di un colore vano la passione
androne che conduce alle stanze del piacere
bere dal tuo calice dolce come il miele
tele di pensieri di getto imbratto
stretto è il patto tra il respiro e l’affanno

vanno le favole d’amore sotto una sottana goffa

stoffa vestita con malizia ed eleganza
danza nelle curve che percorro senza fretta
diritta è la strada e preziosa quella voglia
sfoglia via le ore questa camera che affitta
stretta all’amore tra la pelle e le tue labbra

ombra di cui una bajour accesa
ancora non dispone
copione e costume nel teatro sensuale
che indossa la tua seduzione

impone il nostro incontro un’attesa che disperdo
perdo nell’organza ogni parvenza di riguardo
sguardo che ritarda un istante la sua parte
sorte del destino scoprir piano le sue gambe
tombe d’abbandono del buonsenso e la ragione

rione di virtù e fragranze in cui
affondare sempre più

incontro te, incontro te, incontro te, incontro te

Andrea Grossi

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2 soffi di vento:

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