Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

venerdì 22 aprile 2011

Qualche motivo per resistere

William Merrit Chase, Fine della stagione. 1884.

Non sono tanti e alcuni a breve scadenza. Piccoli passi, ma da qualche parte devo pur cominciare... credo...
E allora mi ripeto ossessivamente che devo resistere per

1) mio fratello, che in un impeto di amore fraterno mi ha promesso che entro qualche anno si sposerà e mi darà dei nipotini [fortuna che mia cognata mi ha rassicurato che se sarà maschio non lo chiameranno Achille o Giulio Cesare, come proposto dal futuro padre];

2) la mia migliore amica, almeno finché non si sposa [non sarebbe carino farle il bidone di perdere la sua testimone a un mese dal matrimonio - devo ricordarmi della cosa prestata, di quella blu, di finire il tableau  e delle poesie d'amore, nonché del biglietto d'auguri, sebbene leggere La morte dell'amore di Federico De Roberto non mi aiuti a trovare la giusta ispirazione sul tema];

3) la mia discepola, che ormai mi ha preso a modello di vita e di stile [tranne per lo studio, d'altra parte non verrebbe da me. Non posso abbandonarla quasi alla fine dell'anno scolastico e non dopo la parodia scritta a quattro mani su Maria la sanguinaria e Tanto gentile e tanto onesta pare. E poi le ho promesso che l'avrei truccata per la sfilata dove indosserà un mio abito lungo riadattato per lei, il che mi fa pensare che, altezza esclusa, io e una ragazzina di 12 anni abbiamo quasi la stessa taglia... ok, lasciamo perdere...].

4) il pezzo principale della mostra di ricamo della parrocchia [che ho incautamente accettato di ricamare con le mie manine fatate - quante cose sanno fare - in un impeto di solidarietà e vicinanza affettiva nei confronti di quello sconosciuto del nuovo parroco, che si è trovato nel bel mezzo di un disastro finanziario per colpa del vecchio, astutamente dimessosi senza dare spiegazioni su dove siano spariti i soldi per quelle che sembrano essere le vetrate più costose della storia, dopo quelle di Notre Dame - e vi assicuro che la fattura è modesta, ok, diciamo che fanno schifo... oggi non sono diplomatica!];

5) Seneca [non posso smettere proprio adesso di leggere le Lettere a Lucilio appena iniziate].

Ora, altri motivi non credo di averne, soprattutto non credo di possedere quello fondamentale e cioè per me, resistere per me... ma se fosse per me non sarebbe più resistere, ma aver scelto di vivere e ancora non ho deciso, non ho ancora deciso se per me ha un senso a queste condizioni. A condizioni così limitate in cui il diritto all'autodeterminazione quasi scompare. 
Ciò premesso, vorrei che non mi si chiedesse di sorridere se non ho motivo né voglia di farlo; sono stanca di ipocrite finzioni e di ipocrite domande: chi vuol sapere veramente come sto, si assuma anche il peso della risposta. Sono stanca di dover essere delicata per non turbare gli animi di coloro che fingono interesse e fanno domande di circostanza. Evitino le domande e saranno graziati dal dover esser messi davanti a una risposta che cozza contro l'armonia interna che governa le loro flemmatiche esistenze. 
Allo stesso modo diffido quelli dalla soluzione a portata di mano di tediarmi con consigli non richiesti; accettino una buona volta che la fortuna non a tutti sorride e c'è chi se la passa male, indipendentemente dall'ordine cosmico di cui sono portatori insani. Si fa presente agli stessi che fare alla sottoscritta esempi di derelitti la cui esistenza è più sfigata della sua non produce effetto alcuno. Nessun paragone col prossimo mio meno fortunato di me è in grado di togliermi la sofferenza che mi brucia l'anima. 
A coloro invece che hanno la malsana idea di pensare che chi non è baciato dalla sorte e quindi ha già un sacco di rogne di suo, debba necessariamente accontentarsi delle briciole, ecco... a questi signori che magari piangono nei loro lettini perché non trovano un fidanzato o perché gli si è scheggiata un'unghia o perché non sono riusciti ad abbinare il colore delle mutande a quello degli occhi, ma sono lì a dispensare le loro perle di saggezza (per non so quale perverso convincimento, secondo cui  tu  non dovresti essere esigente e non dovresti farla tanto difficile, ma loro hanno tutto il diritto di essere esigenti e lamentosi)... ecco, a questi signori dico una cosa: mai e, ripeto, MAI, mi accontenterò di meno di ciò che IO reputo dignitoso per me e per la mia vita (si sente che sono incazzata? Si sente, vero?).
Non sto lì a sindacare sulla vostra e non vi giudico col mio metro, che voi soffriate per l'alluce valgo o perché la vostra donna vi ha abbandonato per un altro; se per voi è motivo di dolore, tetraggine, sconforto o disperazione io lo comprendo; ognuno ha i suoi motivi, ma, vi prego (ormai non più gentilmente), non state a sindacare sui miei e abbiate lo stesso rispetto che avete nei vostri confronti quando piangete per i vostri mali.
In fondo, io me ne sto per i fatti miei, non vi importuno, non cerco conforto o consolazione, ma di sciropparmi le vostre teorie su come dovrei reagire a una malattia che mi ha rovinato la vita, sinceramente sono stanca, nonché quasi del tutto convinta che voi, al posto mio, non avreste resistito  un minuto di più dallo sbroccare. Quindi siete pregati di non fare domande di cui non siete disposti ad ascoltare le risposte e smettetela di dispensare saggezza a buon mercato.
Non pretendo comprensione, voglio solo essere  lasciata in pace, perché, vi assicuro, un corpo può  anche continuare a vivere, ma se l'anima muore nemmeno il corpo ha più senso.
Sento che la mia anima sta morendo e sto cercando un senso al dolore... quando lo troverò, saprò che per me ha senso vivere anche da ammalata, con i limiti che la situazione comporta. Ma devo essere io a sentirlo e io a volerlo.
So ancora sorridere, per piccole cose, cose che hanno senso per me... come Ariel che mi fa le fusa perché mi sente triste, come una giornata di sole in riva al mare con i capelli scompigliati dal vento... mi è rimasto poco da scegliere e a quella scelta non rinuncio... quando saprò che quel senso per me esiste, spero che la scelta sia come i versi del mio poeta più amato:

Tra morire e non morire
mi decisi per la chitarra
e in questa professione intensa
il mio cuore non ha tregua,
perché dove meno m'attendono
arriverò col mio bagaglio
a raccogliere il primo vino
nei cappelli dell'Autunno.

da Testamento d'autunno, Pablo Neruda, Stravagario
  



PS: non devo spiegare anche ai miei improbabili e insistenti corteggiatori il motivo per cui non è proprio  il momento di provarci con me, vero? Poi non vi lamentate se vi tratto male... 
PPS: so che nessuno leggerà tutto il malloppo, ma da qualche parte dovevo pur sfogarmi... e ora me ne vado a dormire!

.

16 soffi di vento:

  1. Te lo do io un motivo per cui resistere: far leggere alla sottoscritta sconosciuta che ti ha appena “scoperto” altri capolavori di lucidità e profondità come quello che ho appena letto. L’ho letto tutto, dall’inizio alla fine, e ho “sentito” ogni sillaba. Non so di cosa soffri, non sono in grado di dispensare consigli che neanche vorresti, però mi permetto di mandarti un abbraccio fortissimo.
    LadeaKalì
    p.s. come desiderato, hai la facoltà di mandarmi a spigolare per questa mia “intromissione”….

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  2. Oh no, Kalì, l'abbraccio sincero me lo prendo tutto... l'invettiva era contro i saggi da due soldi.
    Grazie per le tue parole... se clicchi sul tag pensieri trovi altri sproloqui ^_^

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  3. grazie Ale. Non so cosa dire ho le lacrime agli occhi e so di essere fuori luogo, ma ti auguro davvero di "stare bene" in qualunque modo sia possibile.

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  4. Qui nessuna persona sincera è mai fuori luogo... grazie di cuore e una carezza al pancino ^_^

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  5. Approvo il primo motivo!
    Anche perché ne va della mia salute mentale ç_ç ...

    Vuoi il sesto motivo? Il piccolo futuro "Achille" avrà bisogno di un precettore!! E tu sei la mia "Parini 2. Il ritorno e la vendetta" ... vedi di non mollarmi da sola con quello sciagurato...ç_ç

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  6. Nuuuu, cognatina... e chi ti molla???
    Fra me e te tireremo su un piccolo nuovo Dante (e non mi sto riferendo al naso... XD)

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  7. Nomadìco nomadìco... è rimasto nella tastiera il punto 0, vorrei sperare :P

    :*

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  8. si si, naso escluso xD ... basta che all'asilo non lo chiamano "Dante l'elefante" ...
    ahahhahaahahahah xD

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  9. un 333qualcosaqualcosa9 XD
    'notte

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  10. Lù, sei un piccolo sadico... ^_^

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  11. Soffio nel vento e già sento che il vento è mio amico e diventa il mio stesso respiro. Ci sono cose che dentro di noi lasciano la rabbia e vorremmo ribellarci. Ci sono cose che non riescono a comprendere di noi e qualunque cosa essi farebbero per tentarlo sarebbe comunque sbagliata. La tua mente si propone nel breve futuro tante cose e spero proprio ti si avverino.. ma già mentre ti scrivo so già che sarà così.
    Soffio nel vento e sono carico di ricordi e nostalgie, perfino di quello che non ho fatto e che non farò mai. Io potrei salire sul palco di un teatro questa sera ed improvvisare esponendo tanti temi della vita, magari riuscendo a metterla sul lato comico ed anche profondamente umano. Non abbiamo limiti a ciò che possiamo e dobbiamo sapere di potere dare molto di più, che abbiamo sempre un'ultima energia in noi pronta a lottare. Soffio nel vento e so che non mi sono mai arreso e che non hai creduto nemmeno che la morte fosse vera, e che in qualche modo dovesse essere come nascere, così involontaria da non doverne nemmeno tentare di comprendere il mistero. Soffio nel vento e non sono nessuno e non cerco nulla. Mi basta questo soffio ed il suo respiro, questa lunga notte di solitudine che ho davanti. Al risveglio sarò ancora sorpreso. Così è la vita : uno stupore continuo! (Improvvisato)

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  12. @ Thelastrain: a volte occorre illudersi e darsi qualche obiettivo, ma dentro s'insinua il freddo e non ci si può far nulla...

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  13. Ti trovo oggi per la prima volta, e mi intrufolo. Tra le tue righe leggo una energia che può spaccare le montagne: tieni botta.
    L

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  14. Ancora non la sento questa energia... non la sento mia e non so come utilizzarla, ma può darsi che un giorno ci riesca... adesso mi trovo in una fase delicata, di riflessione ed elaborazione del lutto per la vita che pensavo avrei vissuto e che invece non vivrò... ma chissà? Può darsi che riesca a venirne fuori un giorno...

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