Di per sé, l'affermazione dell'amico Erasmo è una grande verità. Se però, quello che siamo, quasi mai ci porta a una civile sopravvivenza nel mondo in cui ci hanno abbandonati, voler essere sé stessi a tutti costi può diventare un atto autolesionistico.
Lo so, proprio non vado d'accordo con l'ottimismo... Uff...
Io l'ho intesa come un'accettazione profonda di sé... perché spesso si è infelici in quanto ricerchiamo qualcosa che non siamo e non possiamo essere... mi piace pensare alla felicità come all'amore verso la propria essenza profonda... quella non la modificherà nemmeno la società...
E poi non credo che amare se stessi per quel che si è non possa coniugarsi con una civile sopravvivenza nel mondo in cui viviamo... Se ci mettiamo dalla parte della logica dell'abbandono significa che diamo agli altri il potere di decidere della nostra vita (e qui non c'è tanto da essere ottimisti)... Se invece sposiamo la logica che siamo noi a decidere di noi stessi e quindi nessuno ci ha abbandonato in questo mondo, ma siamo noi che lo attraversiamo, lo costruiamo, lo viviamo... allora perché non poter pensare di essere felici? Così come siamo: imperfetti... con i nostri difetti e i nostri pregi, con i lati oscuri e quelli di luce... Accettando chi siamo e desiderando esserlo...
L'accettazione di sè è un buon inizio, l'amore per sè un decisivo passo avanti, voler essere ciò che sei richiede però grande consapevolezza ed una continua tensione al miglioramento. Mi vengono in mente la teoria della retroazione ed il modello di un amplificatore operazionale (ideale).
Concordo con Ale l'importante è essere coerenti e fedeli al proprio spirito e al proprio essere...
kata ton daimona eaytoy...
tutto il resto viene da sè. Tuttavia l'infelicità è parte integrante della felicità: esse coesistono in un unico sistema che è fatto di dialettiche e di dinamismo. Entrambe emergono simultaneamente, sta a noi scegliere se vedere l'una o vedere l'altra, ma questa scelta rimane vincolata a quanto il nostro ego è disposto e predisposto a percepirle
Orphen, attendo delucidazioni sulla teoria della retroazione e sul modello di un amplificatore operazionale... e sappi che Aura, non conoscendo il greco, non è suscettibile di rimprovero né di messa in un angolo con le orecchie da somaro sulla testa... come un certo mio conoscente che non si ricordava cosa fosse l'aoristo passivo... :-P
Aura, hai ragione, felicità e infelicità coesistono e siamo noi a decidere quale delle due far prevalere...
Ah, e visto che Orphen ama essere bacchettato, dovrò spiegargli che la ypsilon è corretta, altro che iota... Oltre all'aoristo avrà dimenticato anche l'alfabeto.
Infatti, in maiuscolo avremo: ΚΑΤΑ ΤΟΝ ΔΑΙΜΟΝΑ ΕΑΥΤΟΥ
mentre in minuscolo: Κατά τον δαίμονα εαυτου
Dunque la trascrizione in caratteri latini fornita da Aura è quella giusta...
Dove andrà a nascondersi Orphen questa volta???
(Ecco, vedete? volevo essere magnanima, ma proprio non mi riesce!!!)
Quando si corregge qualcosa, lo si fa per il bene di chi viene corretto, solo così questi può migliorare. Io odiavo gli americani proprio per la loro tolleranza linguistica, mai una volta che mi avessero corretto, non contribuendo al miglioramento del mio inglese. L'anno che è appena iniziato, un anno durerà, puntiamo la barra e teniamola saldamente, niente potrà scalfirci.
Dopo una sessione di editing a dir poco sfiancante, rieccomi! Riprendendo un po' le fila del discorso, credo che la difficoltà stia nella sensazione di spreco delle proprie energie che si prova nell'attraversare, costruire e vivere un mondo che non si sente proprio, e di cui non si riesce a sentirsi parte!
@ Evy: la sensazione è quella di sprecare energie, in realtà le si sta impiegando per trovare il proprio spazio nel mondo, anche quando sentiamo che non ci appartiene.
@ Luca: ^_^ sei l'unico a condividere la mia tesi... il 4-2 mi sembra il minimo :-P Quanto a capire chi siamo credo che, se ci guardiamo bene dentro, in fondo lo sappiamo già...
Sì che lo sappiamo già, ma -lol- quel "se ci guardiamo bene dentro" a qualcuno prende una vita intera e ad altri non riesce neppure!
Siamo realisti. Non ci conosciamo e mai ci conosceremo. Ma un inciso di lol tra trattini superiori non credo capiti spesso. Sei nella storia, dillo pure ad Ariel XD
uffa quante storie per aver sbagliato a scrivere in minuscolo invece di usare il maiuscolo <.< come siete fiscali...non ci ho fatto caso!! Capita per chi ha (quasi) sempre la testa fra le nuvole ^.^ Comunque mea culpa.
@Evy: grazie per aver messo il dito nella piaga e aver fatto emergere il mio tallone d'Achille..<.< A parte gli scherzi, sto recuperando in vecchiaia gli errori della gioventù di cui mi sono amaramente pentita in passato, e di questo posso solo ringraziare zio Aristotele e la massonica sofistica. Quindi dammi tempo e ti stupirò ^.^
Orphen almeno tu non hai mai ricevuto lezioni di schia... latino da parte sua... non ti lamentare, il retro del tuo collo non ha mai subito emozio... commozioni [cerebrali] da parte sua...
Vabbè torno a fare le mie stupidate... Laura NON sei ancora su TS... oggi mi vuoi far arrabbiare... brava brava....
Un ottimo pensiero per un meraviglioso inizio ^.^
RispondiEliminaChe sia davvero un nuovo inizio ;-)
RispondiEliminaDi per sé, l'affermazione dell'amico Erasmo è una grande verità.
RispondiEliminaSe però, quello che siamo, quasi mai ci porta a una civile sopravvivenza nel mondo in cui ci hanno abbandonati, voler essere sé stessi a tutti costi può diventare un atto autolesionistico.
Lo so, proprio non vado d'accordo con l'ottimismo... Uff...
Io l'ho intesa come un'accettazione profonda di sé... perché spesso si è infelici in quanto ricerchiamo qualcosa che non siamo e non possiamo essere... mi piace pensare alla felicità come all'amore verso la propria essenza profonda... quella non la modificherà nemmeno la società...
RispondiEliminaE poi non credo che amare se stessi per quel che si è non possa coniugarsi con una civile sopravvivenza nel mondo in cui viviamo...
Se ci mettiamo dalla parte della logica dell'abbandono significa che diamo agli altri il potere di decidere della nostra vita (e qui non c'è tanto da essere ottimisti)...
Se invece sposiamo la logica che siamo noi a decidere di noi stessi e quindi nessuno ci ha abbandonato in questo mondo, ma siamo noi che lo attraversiamo, lo costruiamo, lo viviamo... allora perché non poter pensare di essere felici?
Così come siamo: imperfetti... con i nostri difetti e i nostri pregi, con i lati oscuri e quelli di luce... Accettando chi siamo e desiderando esserlo...
L'accettazione di sè è un buon inizio, l'amore per sè un decisivo passo avanti, voler essere ciò che sei richiede però grande consapevolezza ed una continua tensione al miglioramento.
RispondiEliminaMi vengono in mente la teoria della retroazione ed il modello di un amplificatore operazionale (ideale).
OL
Concordo con Ale l'importante è essere coerenti e fedeli al proprio spirito e al proprio essere...
RispondiEliminakata ton daimona eaytoy...
tutto il resto viene da sè. Tuttavia l'infelicità è parte integrante della felicità: esse coesistono in un unico sistema che è fatto di dialettiche e di dinamismo. Entrambe emergono simultaneamente, sta a noi scegliere se vedere l'una o vedere l'altra, ma questa scelta rimane vincolata a quanto il nostro ego è disposto e predisposto a percepirle
Aura, se la blogger si accorge di quella ypsilon usata al posto di una iota sei rovinata... fidati... *-)
RispondiEliminaOL
OPS Il blog è moderato... :-)
Orphen, attendo delucidazioni sulla teoria della retroazione e sul modello di un amplificatore operazionale... e sappi che Aura, non conoscendo il greco, non è suscettibile di rimprovero né di messa in un angolo con le orecchie da somaro sulla testa... come un certo mio conoscente che non si ricordava cosa fosse l'aoristo passivo... :-P
RispondiEliminaAura, hai ragione, felicità e infelicità coesistono e siamo noi a decidere quale delle due far prevalere...
Ah, e visto che Orphen ama essere bacchettato, dovrò spiegargli che la ypsilon è corretta, altro che iota...
RispondiEliminaOltre all'aoristo avrà dimenticato anche l'alfabeto.
Infatti, in maiuscolo avremo:
ΚΑΤΑ ΤΟΝ ΔΑΙΜΟΝΑ ΕΑΥΤΟΥ
mentre in minuscolo:
Κατά τον δαίμονα εαυτου
Dunque la trascrizione in caratteri latini fornita da Aura è quella giusta...
Dove andrà a nascondersi Orphen questa volta???
(Ecco, vedete? volevo essere magnanima, ma proprio non mi riesce!!!)
Penso che cercherà rifugio politico in Brasile...
RispondiEliminaOLinho
PS Per Aura: questa volta ti è andata bene, ma la mia tesi è stata dimostrata...
Mefistofelico Orphen... ^_^
RispondiEliminaLo sapevi che non avrei resistito, vero?
Quando si corregge qualcosa, lo si fa per il bene di chi viene corretto, solo così questi può migliorare.
RispondiEliminaIo odiavo gli americani proprio per la loro tolleranza linguistica, mai una volta che mi avessero corretto, non contribuendo al miglioramento del mio inglese.
L'anno che è appena iniziato, un anno durerà, puntiamo la barra e teniamola saldamente, niente potrà scalfirci.
bella grafica auguri
RispondiElimina@ Fracatz: il mio consulente preferito ha sempre parole di saggezza per noi poveri giovani sbandati ^_^ Grazie di esistere!!!
RispondiElimina@ ChuckIrvine: grazie e auguri anche a te!!! ^_^
ho sempre detto: felice è l'uomo che sogna quello che ha.
RispondiEliminasono amfetamine quelle sul fondo dei bicchieri?
RispondiEliminaale cara...buon anno a te!
RispondiEliminati strabbraccio.
@ Ewan: lo sapevo che dentro di te pulsa un barlume di saggezza... (aahahahahah ^_^)
RispondiElimina@ Sgrad: vuoi la ricetta? E' un cocktail inventato da me per la notte di S. Silvestro...
@ Strafy: un mega abbraccio e tantissimi auguri anche a te ^_^
Per me pure un bel cicchetto riscaldante va benissimo.
RispondiEliminaBuon anno baby.
Auguri Tazza!!!
RispondiEliminaAllora gli ingredienti del cocktail sono granatina, gin e ciliegie sciroppate ^_^
Dopo una sessione di editing a dir poco sfiancante, rieccomi!
RispondiEliminaRiprendendo un po' le fila del discorso, credo che la difficoltà stia nella sensazione di spreco delle proprie energie che si prova nell'attraversare, costruire e vivere un mondo che non si sente proprio, e di cui non si riesce a sentirsi parte!
Bacio!
Direi che Erasmo fissa il definitivo 4-2 e manda tutte le tettone a rincorrere i rotoloni Regina.
RispondiEliminaIl problema poi è riuscire a capire chi si è.
@ Evy: la sensazione è quella di sprecare energie, in realtà le si sta impiegando per trovare il proprio spazio nel mondo, anche quando sentiamo che non ci appartiene.
RispondiElimina@ Luca: ^_^ sei l'unico a condividere la mia tesi... il 4-2 mi sembra il minimo :-P
Quanto a capire chi siamo credo che, se ci guardiamo bene dentro, in fondo lo sappiamo già...
Sì che lo sappiamo già, ma -lol- quel "se ci guardiamo bene dentro" a qualcuno prende una vita intera e ad altri non riesce neppure!
RispondiEliminaSiamo realisti. Non ci conosciamo e mai ci conosceremo. Ma un inciso di lol tra trattini superiori non credo capiti spesso. Sei nella storia, dillo pure ad Ariel XD
Ariel è rimasta senza parole... Ha sgranato i suoi occhioni, mi ha guardato interdetta e poi, saggiamente, ha ripreso a dormire ^_^
RispondiEliminaRispondo in ritardo ^.^
RispondiEliminauffa quante storie per aver sbagliato a scrivere in minuscolo invece di usare il maiuscolo <.<
come siete fiscali...non ci ho fatto caso!! Capita per chi ha (quasi) sempre la testa fra le nuvole ^.^
Comunque mea culpa.
@Evy: grazie per aver messo il dito nella piaga e aver fatto emergere il mio tallone d'Achille..<.<
A parte gli scherzi, sto recuperando in vecchiaia gli errori della gioventù di cui mi sono amaramente pentita in passato, e di questo posso solo ringraziare zio Aristotele e la massonica sofistica. Quindi dammi tempo e ti stupirò ^.^
@Ale: tesoro che farei se non ci fossi tu?!?! *-*
Orphen almeno tu non hai mai ricevuto lezioni di schia... latino da parte sua... non ti lamentare, il retro del tuo collo non ha mai subito emozio... commozioni [cerebrali] da parte sua...
RispondiEliminaVabbè torno a fare le mie stupidate... Laura NON sei ancora su TS... oggi mi vuoi far arrabbiare... brava brava....
Demolition balls colpisce ancora: Any, TS è roba tua...<.<
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