Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

martedì 21 settembre 2010

Testamento d'autunno


Tra morire e non morire
mi decisi per la chitarra
e in questa professione intensa
il mio cuore non ha tregua,
perché dove meno m'attendono
arriverò col mio bagaglio
a raccogliere il primo vino
nei cappelli dell'Autunno.

[...]

come il vento mi accontento
delle foglie più gialle,
dei capitoli caduti
dagli occhi delle statue
e se in qualche luogo riposo
è nel centro del focolare,
in ciò che palpita e crepita
e viaggia poi senza meta.

Lungo le righe
avrai trovato il tuo nome,
mi spiace proprio pochissimo,
non si trattava d'altra cosa,
ma di moltissime altre,
perché sei e perché non sei
e questo succede a tutti,
nessuno si rende conto di tutto
e quando si sommano le cifre
tutti eravamo falsi ricchi:
ora siam poveri nuovi.

[...]

ora si tratta di altre cose,
cose sì oscure e sì chiare
che tuttavia sono una sola.
[...]
ogni chiarità è oscura,
non tutto è terra e fango,
nella mia eredità c'è ombra e sogni.

[...]

Le mie tristezze le lascio
a chi m'ha fatto soffrire,
ma dimenticai quali furono,
non so dove le ho lasciate,
se le vedete in mezzo al bosco
sono come i rampicanti,
salgon dalla terra con le loro foglie
e terminan dove tu termini,
nella tua testa o nell'aria,
e perché non salgan di più
bisogna cambiar di primavera.

[...]

Matilde Urrutia, qui ti lascio
ciò che ebbi e che non ebbi,
ciò che sono e che non sono.
[...]
baciai il mio sangue sulla tua bocca,
[...]

[...]

Un giorno, se più non siamo,
se più non andiamo né veniamo,
sotto sette strati di polvere,
ai piedi secchi della morte,
staremo uniti, amore,
confusi stranamente.
[...]

[...]

Ebbi nel palmo della mano
il mondo coi suoi arcipelaghi
e poiché sono irrinunciabile
non rinunciai al mio cuore,
[...]

[...]

Così mi muovo senza sapere
a che mondo sto per tornare
o se continuerò a vivere.
[...]

E ora dietro a questa pagina
me ne vado e non sparisco:
spiccherò un salto nella trasparenza
come un nuotatore del cielo,
poi ritornerò a crescere
fino a esser sì piccolo un giorno
che il vento mi porterà via
e non saprò come mi chiamo,
né più sarò quando mi sveglio:

allora canterò in silenzio.


da Testamento d'autunno, Pablo Neruda, Stravagario

.

22 soffi di vento:

  1. che intensità...
    da le vertigini... nella sinfonia dell'autunno che viene ascoltare il controcanto dell'anima

    questo brano di Neruda mi era ignoto e ha un effetto dirompente
    M.

    p.s.
    tornata alla base? tutto bene?

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  2. E' l'ultima poesia di Stravagario... molto molto bella... ne ho trascritto i versi più significativi, ma andrebbe letta tutta...

    PS: tornata sana (?) e salva (!). Poi ti scrivo

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  3. Gran bella donna la Matilde
    ciao Ale

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  4. Bella e fortunata... Pablo l'ha cantata in ogni modo possibile, amandola totalmente...

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  5. Che bel posticino qui! Accogliente e leggero come una carezza. Brava Alej :-)

    sim.64

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  6. Grazie, Sim... che bella sorpresa che tu sia passata da qui ^_^

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  7. Bellissima questa poesia, non la conoscevo. E quelle frasi in neretto sembrano messaggi in bottiglia che l'interessato/a non leggerà mai.

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  8. L'interessata le ha lette, perché sono dedicate a me. Buongiorno, signora

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  9. Cavolo, questa ipotesi non l'avevo minimamente presa in considerazione! Touché! Buongiorno a lei, signorina sposata. Come si trova nel suo nuovo ruolo? Non si faccia prendere la mano, mi raccomando! È rischiosissimo far prevalere quel che si fa u quel che si è. Anche se giova alla reputazione, di solito.

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    1. Rieccomi! Nel mio nuovo ruolo (uno dei tanti che vivo) mi trovo benissimo... il povero consorte sta ridipingendo i muri di due stanze perché non mi (ci) convincevano, ancora non hanno finito di sistemarmi la cucina e non ho un armadio... per cui siamo in una fase di assestamento caotico.
      Tra l'altro sono immersa in un progetto con mia cognata e sto lavorando molto al pc. Ah, non mi sono dimenticata di lei, ci sto solo mettendo più tempo del previsto, dato che mi complico la vita con un'idea geniAle dietro l'altra. Però lei si merita il mio tempo e il mio impegno, a prescindere se poi incontrerà il suo gusto ;-)

      PS: in me prevale sempre quel che sono, che poi di solito si manifesta in quel che faccio. Insomma, temperella in ogni caso, non si scampa!

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    2. Ah, cara signorina, come la capisco! Adoro la precarietà delle situazioni, in cui si è accampati malamente. Cosa c'ė di più triste del pronto effetto chiavi in mano? Deprimente. Invece le piccole conquiste della comodità a proprio uso, consumo e ritmo sono divertentissime. La maggior parte della gente ama entrare nelle case bell'e pronte, così "non deve pensare a niente". Poi si lamenta che si annoia e gli tocca comprare la play-station o invitare gente pallosa per movimentarsi le serate!

      Si prenda tutto il tempo che vuole! Però non faccia una cosa troppo personale. Almeno, se dovessi schiattare nel frattempo, la può riciclare!

      Mi saluti il kamikaze, con l'augusto di trascorrere un'allergia domenica!

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    3. Sono perfettamente d'accordo con lei! Qui ci metteremo anni a finire... anche perché, più ci stiamo dentro, più idee ci vengono. E mi sono dimenticata di dirle che mi è venuto il pallino del feng shui, per cui ho letto il manuale, fatto gli esercizi, costruito la carta geomantica della casa, analizzato e rivoluzionato un po' di cose... ma lo sa che avevamo il letto nel punto meno indicato della stanza? E lo sa che da quando lo abbiamo spostato il kamikaze ha quasi del tutto smesso di russare dopo averne provate tante? Sarà un caso? Chi lo sa... intanto cerco di sfruttare le energie positive.

      Per la sua cosina è ovvio che è personale... al massimo, se nel frattempo dovesse schiattare, mi premurerò di far affiggere l'Ode Silvana sulla sua lapide. Veda lei se è il caso di lasciare questa terra...

      Le saluto il kamikaze, sperando che il suo correttore non porti sfiga e che non ci colpisca nessuna allergia!!!

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    4. Io avevo scritto allegra! Lo giuro! Però non sto prendendo fiato, visto che il correttore ha colpito nel blog meno indicato! signorina, non vorrei frustrare i suoi sforzi ma io sono dispersiva, quindi non avrò una lapide, lo sanno tutti che in quanto inceneritrice sarò incenerita! Vabbè, in caso di dipartita, la appenda in casa con sotto un lumino. Sperando che non le vada a fuoco la casa come alla mia vicina!

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    5. Ahahahaahah, mi sta facendo morire dal ridere!!! Mi manca di mandare la casa a fuoco!!! Vabbè, le metterò sotto un lumino led colorato, sarà innocuo. Lei però non mi faccia lo sgarbo di morire prima di vedere l'opera bufa.

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  10. A proposito di disgrazie. Signorina, ha visto che la signorina S. è finita in casadisintegrazione? Poverina. Non ha nemmeno salutato.

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    1. Il secondo blog che chiude, dopo quello di Mezzatazza, di cui mi sono accorta solo ora... speriamo ritornino...

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    2. Forse si sono fidanzate e cinguettano privatamente nel loro blog a circuito chiuso! Come il signor Swann!

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  11. Ma le pare? Terrò i denti stretti fino a nuovo ordine, nel caso!

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  12. Risposte
    1. Oddio, un cattolico! Si dice il peccato ma non il peccatore! L'oggetto che prevale sul soggetto. Non a caso, è anonimo.

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