Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

sabato 4 settembre 2010

Solo per questa notte



Il vento nell'isola

Il vento è un cavallo:
senti come corre
per il mare, per il cielo.

Vuol portarmi via: senti
come percorre il mondo
per portarmi lontano.

Nascondimi tra le tue braccia
per questa notte sola,
mentre la pioggia rompe
contro il mare e la terra
la sua bocca innumerevole.

Senti come il vento
mi chiama galoppando
per portarmi lontano.

Con la tua fronte sulla mia fronte,
con la tua bocca sulla mia bocca,
legati i nostri corpi
all'amore che ci brucia,
lascia che il vento passi
senza che possa portarmi via.

Lascia che il vento corra
coronato di spuma,
che mi chiami e mi cerchi
galoppando nell'ombra,
mentre, sommerso
sotto i tuoi grandi occhi,
per questa notte sola
riposerò, amor mio.

Pablo Neruda, I versi del Capitano

1 soffi di vento:

  1. Ogni volta nuova questa poesia!
    Nuova l'emozione.
    Nuova l'impronta selvaggia che lascia sulla pelle
    La temperatura della fornace che è ogni vero amore, contrapposto all'etereo senso della possibile perdita. Del forse.
    L'intreccio dei corpi contrapposto alla consistenza invisibile del vento. Del lontano
    Sono come "un turbine nella notte cieca" questi versi cosi potenti.

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