Cammino.
Lentamente.
Scivolo tra sottili arabeschi di pioggia, leggera, sottile, evanescente come la luce che scompare al di là della porta.
Una porta.
Chiusa.
Mi avvicino.
Lentamente.
Poso la mano, anch'essa sottile, sulla maniglia.
La luce scompare.
Mi investe una tempesta di foglie.
Sollevo lo sguardo e mi ritrovo stupita a galleggiare in un mare d'argento, sospesa in un sogno dall'odore del vento. Le foglie volteggiano in aria, a formare disegni smarriti, figure di angeli e demoni, tonalità d'azzurro miste a ghiaccio.
Una carezza, lieve, sulla mia guancia.
Mi volto.
Ti vedo.
Attraverso la luce per guardarti.
Scompari.
Sento il tuo sguardo sulla mia pelle. Le labbra che sfiorano il senso.
Un brivido.
Lungo la schiena.
Percorre lentamente ogni parte di me.
Ti sento.
Chiudo gli occhi e mi abbandono al silenzio.
Ti sento.
La tua voce trafigge il tempo per raggiungermi.
La tua voce.
Brucia la notte come un respiro, come due corpi oscuri accesi d'ombra e d'abbandono, come labbra che marchiano a fuoco i ricordi, l'attesa, la mia pelle assassina del tuo sguardo notturno.
Lentamente.
Scivolo tra sottili arabeschi di pioggia, leggera, sottile, evanescente come la luce che scompare al di là della porta.
Una porta.
Chiusa.
Mi avvicino.
Lentamente.
Poso la mano, anch'essa sottile, sulla maniglia.
La luce scompare.
Mi investe una tempesta di foglie.
Sollevo lo sguardo e mi ritrovo stupita a galleggiare in un mare d'argento, sospesa in un sogno dall'odore del vento. Le foglie volteggiano in aria, a formare disegni smarriti, figure di angeli e demoni, tonalità d'azzurro miste a ghiaccio.
Una carezza, lieve, sulla mia guancia.
Mi volto.
Ti vedo.
Attraverso la luce per guardarti.
Scompari.
Sento il tuo sguardo sulla mia pelle. Le labbra che sfiorano il senso.
Un brivido.
Lungo la schiena.
Percorre lentamente ogni parte di me.
Ti sento.
Chiudo gli occhi e mi abbandono al silenzio.
Ti sento.
La tua voce trafigge il tempo per raggiungermi.
La tua voce.
Brucia la notte come un respiro, come due corpi oscuri accesi d'ombra e d'abbandono, come labbra che marchiano a fuoco i ricordi, l'attesa, la mia pelle assassina del tuo sguardo notturno.
In bocca al lupo!
RispondiEliminaCrepi!!!
RispondiEliminabella sintesi fra l'evanescenza di un sogno vivido e lo struggimento di passioni vissute
RispondiElimina... e siamo solo all'inizio ;-)
RispondiEliminadeliziosa poesia...
RispondiEliminaGrazie ;-)
RispondiEliminacioè hai vinto tu, mi pare.
RispondiElimina@ Sevia: non si vince... al massimo si perde e ci si perde...
RispondiEliminacerca la vittoria e avrai inganno
RispondiEliminacerca l'inganno e avrai la vittoria
mi disse
oppure un assassinio mancato
cerca una risposta e avrai mille domande
RispondiEliminacerca una domanda e non avrai risposta
rispose
e l'assassinio fa parte del gioco
Molto bello anche se ho letto in fretta. Ma sono qui per dirti una cosa , finalmente trovo una persona chescrive in grande. Tutti gli altri scrivono in piccolo , la maggior parte. Dicono se ci credi che ci scrive in grande si molto socievole aperto disposto a ascoltare e sensibile .CIAO e BuonaDomenica da Ondadelmare
RispondiElimina@ Onda_del_mare: Grazie per le tue parole, spero sia così... e spero inoltre di riuscire ad ingrandire i commenti, che sono microscopici ;-)
RispondiEliminaUn abbraccio
stupore, attesa, suono e anima,,,,ho visto e sono entrata al tuo fianco,,,
RispondiEliminaLe persone che conoscono la lingua dell'anima si ritrovano sempre, prima o poi...
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