Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

giovedì 29 novembre 2007

Versi dell'amore oscuro

Foto: Cip
Questi versi ancora taciuti,
tutte le parole raccontate dentro
che non riesco, non posso dirti.
Questo parlare soffice,
batuffolo di neve nella notte ogni notte,
in silenzio, distanti.

E vorrei, ma non posso
un altro tempo verrà
e ci porterà dove sappiamo.
E vorrei, ma non posso
forse è questo, solo questo
e non altrove
non come vorresti.

Ti ho rubato il vento…
l’ho preso dalle mani
e l’ho nascosto qui
dentro di me
già prima che me lo donassi
già prima che lo facessi mio.

Forse è già successo
e tu non puoi capirmi.
Forse, silenzioso, sono i versi
e tu lì, ad ascoltarli.
Forse e non vorrei
che tu soffrissi ancora
ma tu dormi.

Dormi, bel viandante,
cullato dal mio abbraccio
sfuggente pellegrino,
col canto dei miei versi.
Dormi, mio dolce amore,
negli occhi della notte.

Perché è così che io ti amo
da una notte all’altra
con le mie parole
in ogni sfumatura del silenzio
con questi versi oscuri
con quest’amore oscuro
con quest’amore.

Solo così, per ogni notte,
distanti, solitari,
uniti nello stesso sogno
con le stelle fra i capelli
foglie secche sulle labbra.

Dormi, viandante,
e sogna
non svegliare i giorni.
Un altro tempo verrà
ma noi saremo già lontani.

da Versi dell'amore oscuro

1 soffi di vento:

  1. ti leggo da un po xchè mi ci ritrovo in quello che scrivi e non so se sei un uomo o una donna ma mi piacerebbe tanto tu fossi la lei che mi manca...

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