Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

martedì 2 ottobre 2007

Sono venuta a te

Foto: Cip

Sono venuta a te dal mare lontano
dalle profondità d’un tempo solo mio
dagli antichi confini di un sogno
che mi voleva tua
per sempre tua
fuoco nella tua pelle
onda nel tuo profumo
percorsa dall’oro dei tuoi baci
scolpita dal suono di segreti odori
dalla fluidità perfetta del movimento liquido
fra le sonorità nascoste delle grotte marine.

Sono venuta a te dagli abissi del vento
ricolma degli umori della notte
sfiorando la tua ombra
nel silenzio.
Ed ecco, mi sono risvegliata
nuda nella tua pelle
avvolta dal profumo dei tuoi baci
percorsa da labbra
che recano intatto il sole dell’estate.

Sono venuta a te dal mare lontano
perché compissi in me il tuo tempo
perché nel rifluire lento delle acque
scorgessi in me la vita
principio e fine del mistero.

Sono venuta a te dalla notte liquida
che consacra gli amanti al vento
perché la tua ricerca fosse il senso
che dai tuoi occhi ai miei
ha dato inizio al sogno.

2 soffi di vento:

  1. chiunque egli sia, il destinatario è comunque una persona fortunata :-)

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  2. anche chi ha composto la poesia lo è... perché la persona a cui è dedicata è davvero speciale ;-)

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