Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

lunedì 2 luglio 2007

Ai tuoi occhi selvaggi



Attendo un volo d’uccello
per portarti la carezza del vento,
per sussurrare lento al tuo cuore
che il mio ti appartiene,
per ricordarti che il mare
non cambia il suo corso
e ogni rotta sommersa
ritorna sempre ai tuoi occhi selvaggi.


9 soffi di vento:

  1. Che meraviglia, questo dipinto. Non lo avevo mai visto, è splendido.

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  2. Ohibò, come saranno gli occhi selvaggi? L'unico sguardo che mi viene in mente è quello di Sofia Loren incazzata ne La ciociara. Ma ieri, da Fazio, l'ho vista tirata e piallata a tal punto da essere inguardabile. Ho retto tre minuti, non ce la facevo a guardarla conciata in quel modo, priva di espressione. Proprio vero, invecchiare bene è roba per pochi.

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    1. Occhi selvaggi, sono occhi profondi, molto scuri, indomiti e con le stelle che brillano dentro. Sono occhi non addomesticabili, feroci, a volte, profondamente soli. Ho conosciuto quegli occhi.

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    2. Cosa?! Ha conosciuto Sofia Loren? E dove? Ho conosciuto gente con gli occhi cattivi. Di quella che ride solo con la bocca, in un ghigno inquietante. Come il Berlusca, insomma. Occhi selvaggi non ricordo di averne visti.

      Ben ritrovata.

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    3. No, l'incartapecorita non la conosco, ma ho conosciuto gli occhi di un ragazzo che non sarà mai un uomo.
      Ben ritrovata a lei, signora.

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    4. Ah, è morto. Mi spiace.

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    5. In realtà non è mai vissuto...

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    6. Intende dire che non è mai vissuto come uomo, ma come ragazzo sì? Oddio, l'hanno evirato? Ho visto di recente Farinelli: una vita tristissima, in effetti, come uomo.

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