Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

lunedì 18 aprile 2011

Paura e speranza

Peter Paul Rubens. Bust of Pseudo-Seneca. Before 1626. Pen and brown ink over black chalk heightened with white, with brush and gray ink. Robert Lehman Collection.

[…]: ho letto nel nostro Ecatone […]. “Non avrai più paura se smetterai di sperare”. 
“Ma - potresti obiettare - come fanno a stare insieme sentimenti tanto diversi?” Eppure è così, Lucilio mio: sembrano in contraddizione e invece sono collegati. […]: elementi tanto differenti procedono di pari passo: la paura segue la speranza. 
[…]: speranza e timore sono contrassegni di un animo inquieto e preoccupato del futuro. La loro causa prima è che noi non ci adattiamo al presente, ma ci spingiamo lontano con il pensiero; per questo la capacità di fare previsioni, che pure è una delle qualità migliori dell'uomo, si risolve in un male. 
[…]: noi ci tormentiamo e per il futuro e per il passato. […]; la memoria rinnova l'angoscia della paura, il prevedere il futuro ce l'anticipa; nessuno è infelice solo per il presente.

Lucio Anneo Seneca, Lettere a Lucilio

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2 soffi di vento:

  1. Ciao, è la prima volta che passo di qui, ero indecisa se commentare ma questo scritto mi ha smosso qualcosa...fa proprio al caso mio, al caso di una che non fa altro che prevedere e sperare...forse il presente è la chiave di tutto...
    Grazie per avermi innescato questa riflessione...
    Kalì

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  2. Benvenuta, Kalì... e grazie a te per il commento... In effetti mi sto seriamente sforzando di pensare che sia il presente la chiave di tutto, diversamente temo di essere condannata alla follia disperante ^_^

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