Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

mercoledì 23 marzo 2011

Appunti di viaggio - L'altalena

Per non dimenticare...

Foto: Ale

8 marzo 2011 - Val Pusteria

Domino la valle da un'altalena ondeggiante nel vento. Il silenzio interrotto dal tintinnio di catene arrugginite. Qualche uccello rincorre buffe nubi di passaggio. Un cielo limpido mi osserva curioso, mentre i miei occhi si perdono tra i prati bruciati dal sole e le altere cime di abeti che circondano tutto ciò che il mio sguardo abbraccia. Il piccolo lago ghiacciato borbotta cristalli di senso sfuggente.
Mi lascio cullare dal ritmo regolare dell'altalena, ogni volta più leggera, ogni volta libera di spingermi sempre più in alto. 
Foglie secche sui sentieri e arbusti spogli in questi ultimi giorni d'inverno, eppure palpitanti di una vita in potenza, piccole gemme che sbocceranno per ricordare che ciò che sembrava morto in realtà ancora vive.
M'impregno il cuore della struggente bellezza di un mondo addormentato, di un mondo che nell'apparente sembianza di morte custodisce il segreto della vita.
Un'altra spinta e frantumo il silenzio. Un'altra spinta per sfidare il vento.
Mi abbandono all'universo sepolto che custodisco dentro, al ricordo bambino di un'infanzia lontana, all'amore per ciò che il mio sguardo racchiude e, finalmente, sorrido...

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4 soffi di vento:

  1. Ecco cosa mi ricordava quel quadro,
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  2. Bell'atmosfera, sospesa, come la mente dell'osservatrice mentre ricorda

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