Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

martedì 8 febbraio 2011

Accade


Accade che a volte l'inaspettato ti sfiori come un bacio rubato, come le labbra sul collo sfiorano un pomeriggio d'inverno, come un abbraccio confuso tra le lacrime.

[Lei si sente bellissima, sono gli occhi di lui a raccontarlo]

Accade che a volte non ti aspetti niente, che le illusioni restino chiuse in una scatola di cartone dimenticata in soffitta.

[Raccoglie i capelli in un morbido chignon. Accende il buio con baci e candele]

Accade che la ragione vada a farsi una corsa forsennata in un prato e che la fantasia, che non è immaginazione, s'intrecci ad altre dita, altra pelle, altri sogni.

[Prepara un bagno caldo. Soffice schiuma in superficie. La sua musica attende]

Accade che i sogni prendano la forma di un viaggio, di un posto fuori dal mondo, fuori dal tempo, dove vivere senza pensieri, dove vivere di soli sorrisi.

[Nel silenzio solo i battiti di un cuore che aspetta]

Accade che ci si attenda la pioggia, perché dev'essere bellissimo sentire sottili gocce d'acqua bussare sui vetri della finestra.


[Bussano alla porta]

Accade che il destino s'incapricci di te e ti faccia pensare, dire, giocare giochi che non avevi mai fatto.

[Vi aspettavo, mio signore]

Accade che non ti chieda nulla, se giusto, se sbagliato, se domani soffrirai o sarai felice, perché t'importa solo di oggi e oggi sì, sei felice.

[Il corto kimono di seta scivola lentamente. Il nero risplende sulla candida pelle. Lui le scioglie i lunghi capelli sulle spalle]

Accade che il tempo si fermi, ti guardi, sogghigni beffardo e scappi via.

[Si perde dentro i suoi baci, nell'incanto di un verso]

Accade che per paura di sbagliare, per paura di ferire, per paura di vivere, il bel kimono di seta nera resti chiuso in un cassetto, le candele non vengano mai accese, la musica resti muta, l'acqua si raffreddi e la schiuma scompaia.

[Lei non avrebbe voluto di più. Lui non sapeva cosa volere]

Resta solo la pioggia.

[Sembrano lacrime]

E' solo la pioggia.

.

7 soffi di vento:

  1. beato chi assisterà al momento in cui il kimono verrà ritirato fuori dal cassetto.
    una pagina incantevole, dico sul serio.

    RispondiElimina
  2. accade anche che a volte ti dimentichi di buttare la spazzatura e realizzi che la creazione di forme di vita non è prerogativa unica di dio.
    A me è appena successo.

    RispondiElimina
  3. @ Tazza: eh eh, la storia me l'hai chiesta tu... mica ho detto che era allegra ;-)

    @ Ewan: c'è una sola persona che può far tirar fuori il kimono dal cassetto, in caso contrario resterà lì dov'è... ^_^

    @ Emix: quando si dice il miracolo della vita :-P

    RispondiElimina
  4. Quanto me piacciono a me le geishe, però solo dal punto di vista coreografico

    RispondiElimina
  5. Dopo settimane di lavoro intenso, oggi finalmente riposo, e posso scegliere cosa leggere e cosa scrivere, senza vincoli né scadenze. La mia prima tappa è fra le tue righe, dove accade [sempre] una trasformazione: le parole diventano magia!

    RispondiElimina

Soffia qui