Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

domenica 26 settembre 2010

Perduta in pensieri che non hanno confine


Appoggio il mio corpo al cancello
perduta in pensieri 
che non hanno confine
e guardo il vento d'autunno
passare sui rossi fiori.


Yosano Akiko, Midaregami

.

5 soffi di vento:

  1. Complimenti per l'armonia delle scelte cromatiche. Si entra qui e si percepisce il nido caldo
    una sorta acquario amniotico.

    Concordo:ogni nostra stagione è un chiaroscuro. Luce e ombra si alternano e creano, una, la meraviglia dell'altra.
    Come nell'alternarsi delle stagioni

    Mi siedo qui ora, al tepore di questi istanti d'oro
    Quasi al confine del gusto giapponese per l'haiku

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  2. Vuoi una tazza di profumato the verde?
    I colori caldi dell'autunno sono una danza dei sensi.
    Sediamoci su un tappeto di foglie ad ascoltare l'akikaze (il vento d'autunno).

    Piccola nota: quello pubblicato è un tanka, uno schema tipico della poesia giapponese del periodo classico, composto da cinque versi di 31 sillabe e privo di rime. Lo haiku, invece, è un modulo metrico di 17 sillabe, che nasce dalla strofa iniziale del renga, una forma metrica composta da più autori, che si esprimono a turno alternando strofe di 17 e 14 sillabe.
    I due innovatori del genere tanka, tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento furono Yosano Akiko e Ishikawa Takuboku, dei quali ho pubblicato preziose perle.
    Dedicherò parte di questo splendido autunno alla poesia giapponese... e più in là fiorirà qualche haiku... ^_^

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  3. non avevo dubbi che prima o poi arrivassi ad accostarti alla delicatezza della poesia giapponese
    che in sè porta da sempre il germe della visione zen. Attenderò ben volentieri dunque!;-)

    Oggi pomeriggio una tazza di thè verde ci sta eccome!

    Se posso ti invito a conoscere tutto quel che riguarda la "cerimonia del thè"
    ...e intanto inizio a immaginare: l'ingresso nel giardino, il vialetto delimitato da grossi sassi arrotondati e chiari, il contrasto con il verde del prato, la ghiaia che frigge sotto i passi, poi lo scricchiolio del legno all'ingresso della casa,i pochi gradini, lo scorrere della parete leggera che ci separa dall'interno, il sedersi sul legno... il vassoio con le tazze pronte ad accogliewre il biondo nettare...e poi e poi... il borbottio dell'acqua che bolle, l'osservare il vapore che si alza, ascoltare il suono dell'acqua e poi il thè sfuso messo in infusione e la forma del contenitore, i colori delle pareti della stanza, i fiori dipinti nel quadro, la luce silenziosa e tenue che entra dalla finestra... ecco ora sì, siamo pronti a berlo quel thè... ;-))

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  4. Beh, allora dillo... che così mi metto il kimono di seta, mi sollevo i capelli e sono pronta... ^_^

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  5. allora lo dico...
    ahahahahahahah...
    -ppppp

    ci sono kimono che sono opere d'arte. indossarlo è indossare un arazzo, un bengala, un razzo sparato contro la banalità, il grigiore del tempo

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