Un pomeriggio di fine inverno. Due sconosciuti e la parola. I silenzi fra le righe. L'assurdità di un senso non trovato. Scivola l'ombra nell'acqua, come una foglia staccata dal vento, risuona lontano il volo di un uccello notturno, a scandire l'assenza di questo volto atteso.
Non ti conosco. Non so chi sei. Ma percepisco un sorriso, lo sguardo attento e lento, che si posa come un abbraccio sul mio. Si perde il tempo e svanisce il silenzio. Senti? Lo senti anche tu, vero? Arriva e non puoi fare a meno di sentirlo. Ti chiedi se sia reale o no, ti chiedi cosa stia succedendo. Non c'è risposta. Non chiedertelo. Ascolta. Lo so che lo senti anche tu. Non cerchiamo risposte nel mondo. Non cerchiamo un senso. Qualcosa che non possiamo comprendere mi ha condotto qui, di fronte a te. Qualcosa che non possiamo conoscere ti ha portato a me. A che serve chiedersi il motivo?
Lo senti, sta arrivando. Il silenzio s'infrange in frammenti di parola... che travolgono te, travolgono me, scardinano le certezze, affondano il senso... restiamo solo noi due, senza un perché. Senza saperci. Guarda, conservo una rosa fra le dita, un biglietto di quel che mi hai scritto senza che io potessi leggerlo. Te lo leggo così, nella polvere sospesa fra un abbraccio e un sorriso, nella fitta allo stomaco, nel sapore di un bacio mai dato. Dammi la mano. Resta qui con me. Non aver paura. Lo senti l'odore del vento? Accadrà. Accadrà qualcosa che non immaginiamo. Dammi la mano. Senza pensieri. Senza chiederci nulla. Restiamo così, mano nella mano, la mia testa sul tuo petto, i miei sogni mischiati ai tuoi, nell'inchiostro di una penna che imbratta il cielo, le nuvole, la storia che resta da scrivere...
Fortunato il destinatario del post. Davvero fortunato.
RispondiElimina:-)
RispondiEliminawow ale... mancavo da qualche giorno in questo giro di vento e trovo tanto romanticismo... bello :) Come stai? Scrivimi della festa dai, raccontami un po'.. anche di te :) un abbraccio
RispondiEliminaTi sto scrivendo una mail ;-)
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