Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

domenica 15 marzo 2009

Ti aspetto



Ti aspetto, non tardare.
Seguo il lento oscillare delle ore
in questa notte quieta
densa di sogni e follie.

Ti aspetto, non tardare.
Sostengo la luna
in questo cielo del sud
carico di stelle
sorpreso di baci.

Ti aspetto, non tardare.
Non vedi come il vento ci chiama?
Scandisce i nostri nomi oscuri
dal sapore marino
dal sapore di un’onda attesa
dal sapore del sogno.

Ti aspetto, non tardare.
Se la notte mi chiama, che attenda.
Aspetterò l’alba tra le tue mani
minuscola rosa d’inverno.
E tu saprai che io sono
anche a dispetto del tempo.

Ti aspetto, non tardare.
Ti aspetto.

2 soffi di vento:

  1. da lasciare senza fiato. Eccellente l'abbinamento con una delle musiche più belle del mondo (che adoro)...

    RispondiElimina

Soffia qui