
Scorre il tempo, vagabondo, tra le pieghe del mio respiro, nell'affanno di un attimo, nel senso smarrito tra silenzi e sorrisi.
Scorre il tempo, vagabondo, tra le nuvole dense di sogni, nello sguardo che non ho dimenticato, in quel sorriso bambino.
Scorre il tempo, vagabondo, tra le onde e il frastuono, sulla polvere secca dei libri, dai tuoi baci al nulla, e non si ferma più...
Scorre il tempo, sulla mia pelle e la tua, nell'ombra di quella notte d'inverno, tra i tuoi occhi e i miei, lì dove s'è infranto un tuono...
... e ancora non dimentico...
Scorre il tempo, vagabondo, tra le nuvole dense di sogni, nello sguardo che non ho dimenticato, in quel sorriso bambino.
Scorre il tempo, vagabondo, tra le onde e il frastuono, sulla polvere secca dei libri, dai tuoi baci al nulla, e non si ferma più...
Scorre il tempo, sulla mia pelle e la tua, nell'ombra di quella notte d'inverno, tra i tuoi occhi e i miei, lì dove s'è infranto un tuono...
... e ancora non dimentico...
... scorre il tempo, vagabondo... e ormai quasi ci siamo eh? Come va?
RispondiElimina... stress a mille... ma domani sarò la fatina della festa
RispondiElimina...molto complicato lasciare commenti in questo blog... quindi ne lascio uno. mi sono fatto accompagnare dalla ballata di De Andrè, e ho ritrovato il tempo vagabondo, con il quale, davanti una coppa di vino abbiamo parlato di quei baci nelle figure.
RispondiEliminaPoi quel libro familiare nell'immagine, che mi ricorda la scrittura :-)
a presto, un saluto
... benvenuto in questo folle universo...
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