Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

domenica 21 dicembre 2008

Basta!


Basta con la paura di esser giudicati per uno sguardo, per un sorriso, per il colore di una maglietta.
Basta sentirsi in dovere di soddisfare le aspettative di chi ti vuole in un modo che sia solo il suo, ma che in fondo non ti appartiene.
Basta doversi sforzare di mediare, di essere gentili, di ascoltare... basta doversi sforzare per amicizia, per amore!
Basta restare in attesa delle oscillazioni d'umore di chi ti sta accanto, di chi ti vuol bene a parole, ma se gli chiedi una cosa per gentilezza ti risponde di non limitargli la libertà.
Basta con chi crede d'essere al centro del mondo, con chi ritaglia sulle proprie misure la vita degli altri, con chi ti impone di essere in un certo modo e arrogantemente sottintende che debba essere tu ad adeguarti pena... pena cosa? Pena la fine di un rapporto, di un'amicizia, di un amore.
Basta con chi crede d'essere l'unica persona sulla faccia della terra a soffrire...
Vorrei prestargli i miei occhi, che hanno visto un decimo della sofferenza degli altri nelle fogne a cielo aperto di Korogocho, nell'inferno della discarica di Dandora, dove piccole mani scavano nelle montagne di rifiuti, nelle pareti fatte di lamiera e nella vendita di un'illusione senza proporzioni.
Vorrei prestargli le mie braccia, che hanno stretto Paul, nella sua tutina rossa, nel suo sguardo di bimbo senza madre né padre, nella follia del suo sangue a cui qualcuno ha donato l'aggettivo sieropositivo.
Vorrei prestargli la mia impotenza, quando la piccola Njeri, minuscolo scricciolo, si è nascosta in un abbraccio convulso e ha pianto la sua amarezza di bambina senza radici. E senza futuro.
Vorrei prestargli il mio stupore, quando Florence, che qualcuno avrebbe chiamato ritardata solo a osservarne i tratti del viso, mi si abbarbicava addosso e no, non parlavamo la stessa lingua, non avevamo che i gesti, che gli occhi e due sole parole my love...
Ecco, a chi forse non crede di essere al centro del mondo ma di fatto si comporta come tale, tanto da non prendere in considerazione che anche gli altri provino dei sentimenti, a chi crede di essere un guscio vuoto e ha sempre un nemico da combattere, che sia la Vita o Dio e in realtà è se stesso, a chi bestemmia contro la Vita o Dio, perché concepisce la sofferenza, ma solo per gli altri (è facile pensarsi esenti, che sì, il dolore esiste, ma non per me e quando succede sono io che sto male e questo è inaccettabile!), a chi crede che siamo tutti ipocriti, a chi non si fida di nessuno, a chi alla fine ha solo paura di vivere... rispondo solo con una parola amore...
E se per questo amore, che include fiducia e rispetto, dovrò perdere un amico, un uomo, chiunque cammini con me per un pezzo di strada, rinnegando che esista, mortificando la bellezza e la purezza, non me la prenderò con nessuno, non mi chiuderò fra le quattro pareti della mia anima, non vedrò il mondo in bianco e in nero, e nemmeno in scale di grigio, solo colori, perché lo so che la sofferenza esiste e per nessun motivo, nemmeno inconscio me ne sento dispensata... continuerò la strada, incontrerò altra gente, continuerò ad amare...


2 soffi di vento:

  1. Hai dato voce a tanti miei pensieri.. questa volta con parole tue, che valgono anche di più. Mille volte, nella maturità, ora, di un lungo lavoro su di me, mi ritrovo a pensare esattamente quello che hai scritto, sulla felicità e sulla mancanza di felicità, sui "veri" problemi della vita, sull'accettare quello che viene senza cadere nella tentazione di buttare un solo colore sopra a tutto.. troppo facile.. la vita è sfumature.. il mio nick è lì per ricordare proprio questo... sfumature da trovare e da vivere, sempre e comunque.

    ... volevo lasciare il silenzio del rispetto in coda alle tue parole... ma non ce l'ho fatta.. bisogno di condividere e di esprimere la mia stima.

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  2. A volte la tentazione di sentirsi gli unici al mondo ad essere infelici porta all'esasperazione e all'intolleranza, spesso anche al ripiegarsi su se stessi e al giudizio gratuito del prossimo... a volte stare accanto a persone che si sentono inconsolabili e assolutamente infelici o sfiduciate o incattivite verso la vita è davvero difficile...
    La vita è sfumature, prospettive diverse e questo serve non a sminuire i propri problemi ma a relativizzarli.
    Qualcuno mi ha tacciato di ingenuità e di essere preda di facili entusiasmi... ho pensato che preferisco entusiasmarmi e credere in qualcosa piuttosto che incattivirmi. Proprio non ce la faccio a non cogliere colori e sfumature...
    Laddove c'è condivisione c'è comunione di spiriti e laddove gli spiriti s'incontrano si celebra la vita...

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