Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

domenica 12 aprile 2009

Attesa

Mi chiedevo quale fosse il senso
e non c’era un senso…
… se quel chiarore lontano
fosse il sole o una stella
fumo o nebbia
passato o futuro.

E non trovai risposta.
Non vedevo scritto nulla
che potesse trattenermi
nulla che si lasciasse leggere;
ero io o il silenzio?

Non percorrevo neanche una strada
solo vento e forza
potenza estrema del mare
ruggito inconfondibile
di quel mare selvaggio
che mi urlava dentro.

E ancora non c’è pace
al di là di questo specchio,
ma qualcosa attende.
Qualcosa attende dal profondo
e non passerà invano,
si lascerà toccare e stringere
palpiterà d’azzurro
nel seno bruno di una madre indiana
e parlerà alle folle,
entrerà negli occhi vivi della gente
e porterà la luce,
camminerà fra sabbia e pietra
e avrà parole nuove per ciascuno.

I vecchi nomi saranno cancellati
rinasceremo nell’acqua dello spirito
saremo pioggia e terra in abbondanza
e torneremo alla vita.

Ricorda che l’attesa sarà sposa
di questa nuova primavera
e se qualcosa attende
non fiorirà lontano.
… Ma qualcosa attende,
non passerà il mio canto invano…

da Tenùmema

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