Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

venerdì 7 settembre 2007

Non è necessario


Non è necessario fischiare
per esser solo,
per vivere nell'oscuro.

In piena moltitudine, a pieno cielo,
ci ricordiamo noi stessi,
l'intimo, l'ignudo,
l'unico che sa come crescon le sue unghie,
che sa come si fanno il suo silenzio
e le sue povere parole.
C'è Pedro per tutti,
luci, soddisfacenti Berenices,
ma, dentro,
sotto l'età e gli indumenti,
ancora non abbiam nome,
siamo in altro modo.
Non solo per dormire gli occhi si chiusero
ma per non vedere lo stesso cielo.
Ci stanchiamo d'improvviso
e come se suonassero la campana
per entrare a scuola,
ritorniamo al petalo nascosto,
al nocciolo, alla radice semisegreta
e lì, d'improvviso, siamo,
siamo ciò che è puro e dimenticato,
siamo ciò che è vero
tra le quattro mura della nostra unica pelle,
tra le due spade del vivere e del morire.

Pablo Neruda, Memoriale di Isla Negra

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