Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

martedì 21 aprile 2015

Esclusio

 Herbert James Draper, Pot Pourri. 1897. Oil on canvas. Tate Gallery. London


Il mondo fuori.
Tu dentro.
Vorresti essere dentro.
Al mondo.
Ma resti fuori.
Dal mondo.

La tua finestra
ha i vetri rigati
di lacrime
pioggia
desideri perduti.

Ogni goccia
un tempo
non tuo.
Ogni sguardo
un pensiero
già spento.

Ogni ombra
di là dalla vita
folata effimera
che non ti sfiora.

49 soffi di vento:

  1. mi sento così. parole perfette
    alerina

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  2. Ci si sente esclusi solo quando si pensa di avere qualcosa in comune con chi ti esclude. Se lo sapevi già fin dall'inizio, che in comune non c'era niente, è improbabile sentirsi esclusi. Esclusi da che?! Dal nulla? La folla indistinta ti include solo se tu te ne senti parte e finché vuoi sentirtene parte. Quando torna ad essere folla indistinta non è cambiato niente, rispetto a prima, se non il tuo sentire.

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    1. Ci sono condizioni di esclusione che non dipendono dalla volontà delle persone. Ci sono persone che non hanno la possibilità di sperimentare l'inclusione perché vivono situazioni che di fatto impediscono loro i rapporti sociali e dunque il contatto con gli altri.

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    2. Non sono d'accordo. Non a caso, il verbo "escludere" è transitivo. Presuppone soggetti che escludono e oggetti o persone che vengono esclusi. il fatto di "escludersi", quindi di escludere se stessi da qualcosa ha una valenza connotata di forte volontà, del tutto contraria con ciò afferma lei.

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    3. Il verbo transitivo presuppone sì un soggetto che esclude, ma un soggetto inteso in senso grammaticale, non un soggetto inteso come persona.
      Un esempio:
      La mancanza di un arto esclude il ragazzo dalla corsa.
      Il ragazzo desidera correre, ma una condizione fisica glielo impedisce e lo fa sentire escluso.
      Una condizione fisica = soggetto (grammaticale). Condizioni fisiche, sociali, biologiche, ecc. possono essere causa di esclusione. Non ci sono solo persone che escludono, esistono anche condizioni che, di fatto, escludono una persona dal partecipare a determinati contesti sociali.

      Per il resto non ho parlato di escludersi, ma di sentirsi esclusi a causa di condizioni indipendenti dalla propria volontà. Rilegga con attenzione.

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    4. Il verbo "escludere" è transitivo solo a Nord del Rubicone. Esempio: abbiamo escluso A Carmine perché paga il canone Rai.

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    5. È dialettale. Non è italiano.

      Alle menomazioni non avevo pensato, non essendo menomata.

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    6. "non essendo menomata"
      buahahahahahahah!!!

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    7. L'ironia del cigno è per pochi eletti :-P

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    8. ho questo problema di eccesso di intelligenza che mi causa continui problemi.

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  3. non escludo a priori
    che un domani angh'io mi autoescluda
    prima che possa sentirmi escluso
    solo perché la mia fantasia va lentamente scemando
    sopraffatta dalla ragione a causa dell'età incombente
    ed oramai il mio blogghettino è frequentato solo da persone dannatamente serie

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    1. Io, lei, non la capisco. Men che meno capisco la natura del suo blog. È privo di connotazione e salta continuamente di palo in frasca. Per carità, è quello che si nota anche negli altri blog, ma lì almeno c'è un filo conduttore che, da lei, non si capisce quale sia. La pornodidattica, forse? E che è? Leggendola, non si capisce proprio. Alla fine, uno smette di leggere. Probabilmente per quello. Disorientamento. È come se ogni volta che vedi una persona ti comparisse davanti con un look diverso come se niente fosse. Se non lo so conosce bene e non si intuisce il motivo, si taglia corto e si pensa che sia scemo.

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    2. Fraticello, torniamo ai bei vecchi tempi di Splinder?
      Che nostalgia...

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    3. che vette di cretinità
      e poi per noi super maschi
      c'era il blogghe dell'avvo
      sempre pieno di belle giovani e spensierate fanciulle

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    4. La perduta età dell'oro...

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    5. Io dall'avvocastro vedo solo befane sguaiate ed ignorantissime. Mi sono dileguata per non confondermi con loro.

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    6. In effetti il rischio di confonderLa, tra tutte quelle befane sguaiate e ignorantissime, era più che concreto

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    7. Allooooooraaaaaaaaaaa, vi firmateeeeeeeeeeee? Non mi fate impazzire dietro alle statistiche per sapere chi scrive!

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  4. SS, come dirtelo. Se non comprendi la teoria della relatività non vuol dire che tale teoria sia astrusa o scemo chi l'ha formulata. Rassegnati. Impara a convivere con i tuoi immensi limiti oppure puoi sempre confidare nella reincarnazione, magari ti andrà meglio. gheghegghe!

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    1. Non vedo perché dovrei comprendere qualcosa ad uso e consumo suo e non mio. Preferisco non capirla. A me sembra intelligenza, lei la chiami un po' come le pare. Non sono buddista e non credo alla reincarnazione. Credo alla concimazione, piuttosto.

      Toh. A quanto pare, i commenti non vanno a finire nel limbo.

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    2. Signora, mi ha condotto un nuovo commentatore anonimo?
      I commenti vanno all'inferno, soprattutto quelli che superano la mia soglia di sopportazione.

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    3. Io non ho condotto proprio nessuno. Ha mai sentito parlare di libero arbitrio? Io la sua soglia di sopportazione non la conosco. Quindi non mi affibbi responsabilità relativamente alla sua attitudine censoria, grazie. Con me c'entra poco.

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    4. I suoi ammiratori non vengono qui per me, ma per lei, è così banalmente evidente.
      L'ultima parte è il solito mix di parole in libertà, per cui evito di formulare pensieri al riguardo.

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    5. Bene, allora dia loro il mio indirizzo, così evitano di disturbarla.

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    6. Ora dovrei farle pure da segretaria? Andiamo bene...
      Entro certi limiti può scrivere chiunque qui. Per le beghe personali però, ripeto per l'ennesima volta, andate altrove.

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    7. Io non ho beghe personali con nessuno. Difficile averne, con le macchiette virtuali.

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    8. Ciao, Mario. Ale chi è? Il tuo alter ego? È così che vorresti essere? Io sono Silvana. Alter ego non ne ho. Sono talmente tutta d'un pezzo che l'idea di sdoppiarmi, dividermi o perdermi pezzi mi sembra intollerabile. Non donerei i miei organi manco morta, l'idea di separarmene mi causa dolore fisico. Preferisco essere briolè, che non so se si scrive così. Ora controllo.

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    9. Sì, si scrive così, ma è un'abbreviazione di briolette. Non lo sapevo.

      http://frassinetifrancogems.freeservers.com/brillantibriole.htm

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    10. Ciao Silvana. Dubito che tu sia Silvana, chissà che pazza o pazzo o pazzi furiosi siete.
      In questo finto, finto, fintissimo mondo virtuale non ci si può fidare di nessuno. Tutti mentono, tutti ingannano, tutti blablabla.
      Vado a preparare una finta crostata alla ricotta e doppio cioccolato per il mio finto marito, prima che rientri dal suo finto lavoro, per fargli una fintissima sorpresa.

      Mario il finto
      (Ale non esiste)

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    11. Sono Silvana, ma non credo di essere pazza. Vorresti darmi la definizione di "pazza", Mario? Per me, è una fuori di testa. Ti posso garantire che io ce l'ho saldamente ancorata al collo e i piedi sono ben ancorati a terra. Buona crostata, io mi sono pappata un ottimo Profiteroles con champagne, per addolcirmi l'esistenza.

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    12. Ipotetica Silvana con la testa ancorata al collo, ma col cervello in libera uscita, figuriamoci se un folle ammette di esserlo!
      Io nello champagne faccio il bagno e poi mi idrato con la crema chantilly. Vuoi mettere?

      Mario, cleopatro d'Italia

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  5. silver, il Nulla che può solo sopravvivere nei commenti virtuali.

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    1. Se fosse il Nulla, non sarebbe qui a infestare la blogosfera.

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    2. ma chi sarà poi questo anonimo
      controlla dall'indirizzo e poi fammelo sapere
      perché mi ha incuriosito tanto,
      ma tanto tanto

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    3. Mail in arrivo, fraticello.

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    4. Caro mio, il nulla ti rifilerebbe un bel ceffone, se ti avesse davanti. Anche perché sopravvive anche al di fuori della virtualità. Pure tale e quale. Alla faccia tua.

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  6. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    1. Signora, non glielo dico più, basta commentare gli altri sul mio blog. Se si è fatta bannare pure da Kermit son problemi suoi, questo spazio non è una piazza dove urlare contro chi le pare e non è nemmeno l'angolo della pettegola dove sparlare di chi le sta sulle scatole.
      Cancello e via!

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    2. Ho letto gli ulteriori commenti che non pubblicherò. Può offendermi quanto vuole, mi scivolano addosso le sue paturnie e follie. Ma, per la cronaca, io non l'ho mai calunniata, non ho parlato alle sue spalle e non è mia abitudine farlo né nel reale né nel virtuale. Se lei e altri vi dilettate a sparlare del prossimo sono vostre scelte. Io ho altro a cui pensare. Si cerchi un altro pollaio dove litigare, qui non è il posto giusto. Si rilassi, ché a guerreggiare col prossimo ci si intossica l'organismo.

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    3. Nemmeno a me frega minimamente delle sue valutazioni sulla sottoscritta. Indifferenza totale. Ma non mi faccia la verginella innocente. È già insultante il fatto di selezionare i commenti di una persona adulta, vaccinata e che si prende da sempre la responsabilità di quello che dice, scrive e fa. Il fatto che voglia assumersi, del tutto arbitrariamente, prerogative che non le spettano è insultante e come. Poi non è detto che ci arrivi, a capirlo. Ma quella è un'altra faccenda.

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    4. Le brucia, vero, non poter fare che cosa le pare su questo blog? Ma sa, è un'antica consuetudine sociale quella di non aprire la porta della propria casa alle persone che reputiamo volgari, maleducate o moleste.
      Sono stata ben educata, non insulto nessuno e mi comporto da persona adulta; per i suoi disperati tentativi di attirare l'attenzione, nonché per i suoi illogici incastri mentali finalizzati ad ottenere un po' di spazio qui, provo sinceramente compassione.
      Non la banno definitivamente, per il momento, perché a volte riesce ad essere gradevole. Ma non è detto che non cambi idea.
      E infine, sì, che le piaccia o no, questo non è un suo spazio, per cui, tutte le decisioni che io prendo qui su chi pubblicare o meno seguono il mio personale gusto, la mia personale idea di pertinenza e divertimento. Se ancora non lo ha capito, sono limiti suoi. Nella mia casa virtuale scrive chi decido io e no, non le farò usare il mio blog come cassa di risonanza per le sue turbe. Per quelle c'è lo psichiatra.
      Si rassegni e blateri pure dell'inconsistenza delle sue ragioni, non mi sfiorano.
      Lei per la maggior parte del tempo non fa altro che insultare, aggredire, sparlare e accusare. Sono liberissima di non darle retta e di non pubblicare il suo approccio volgare e maleducato agli altri. Si apra un blog e rantoli lì il suo odio contro l'umanità. Per quanto mi è possibile, voglio circondarmi solo di persone e parole che mi facciano sentire bene. Il resto posso e voglio tenerlo fuori dalla mia porta.
      Se lei si comporta in modo civile e adulto è la benvenuta come chiunque. Altrimenti no.
      Queste sono le regole. Non le piacciono? Non può farci nulla. Soffra in silenzio e si senta pure offesa. Sempre in silenzio. Qui non ha voce.
      E non lo voglio più specificare. Se lo stampi e se lo ricordi.

      PS: e si faccia pure qualche domanda sul perché soffre nel non poter scrivere sui blog di persone che le mettono dei paletti. Persone di cui non le importa, a suo dire. Cambi blog, no? Tanto siamo tutti macchiette virtuali e se le siamo indifferenti come dice (contraddicendosi) può andare altrove. Uno vale l'altro.

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    5. Ora che ci penso... bannata definitivamente su un post intitolato "Esclusio"... profetico, direi.

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  7. Mi duole (!) doverle dire che non mi importa una mazza di tutto ciò che dovrebbe generarmi sofferenza secondo lei. Ho l'impressione che si sopravvaluti, pure parecchio. La informo che ha le visioni, dal momento che quella che va in giro ad insultare non sono io. Le basta rileggersi il suo commento sopra, insomma: come persona si sopravvaluta, come insultatrice si sottovaluta, pure di parecchio. Ma si sa, è più facile guardare le pagliuzze negli occhi altrui che le travi nei propri. La saluto, in preda ai contorcimenti di sofferenza psichica.

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    1. Io non l'ho mai insultata. Che sia volgare, maleducata e molesta sono dati di fatto. Non sono mai andata in giro a sparlare di lei. Lei invece non fa altro con tutti. Ora, oltre ad avere gli ormai noti problemi di comprensione del testo, ha anche i vuoti di memoria? E sì, cara, lei soffre terribilmente nel vedersi porre un freno ed è sempre lei che mi dà importanza venendo qui a scrivere. Io non la inseguo, non mi interesso di lei, non vado a scrivere sugli altri blog di lei e, come le ho già sottolineato in passato, è sempre lei che mi scrive e io che le rispondo.
      Adesso correggo: le faccio la cortesia di risponderle e, pensi un po', le faccio soprattutto la grazia di non risponderle.
      Spero che il suo saluto sia definitivo e che vada a infestare altri blog. Se non gliene importa nulla di me e se è vero che le sono indifferente, la smetta di scrivere qui. L'insulto è la sua cifra stilistica, non la mia. Oltre a quello non ha molto da dire evidentemente ed io mi sono stancata di avere a che fare con lei e le sue paranoie.

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    2. Per concludere: lei si ritiene offesa solo perché non le faccio fare i comodi suoi a casa mia. Assomiglia al figlio di mio cugino, anni tre, che urla quando non lo accontentano e scalcia come un ossesso.

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  8. Visto che a me non farebbe affatto piacere sentirmi esclusa da te...ora ti scrivo sotto falso nome (è l'unico modo per superare i cavalli di frisia ;)) ...tanto cos'è un nome?

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