Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

giovedì 29 settembre 2011

Domande


Sette ore - V parte

Domande. Domande a cui non ho mai saputo rispondere. Non ho mai voluto rispondere. E continuo a sentire il sibilo del vento in questa notte senza fine. 
Risposte. Perché volere così ostinatamente una risposta? Perché quelle note disperse nel vento? Non ricordo. Non so ricordare. Avrei dovuto dimenticare ogni cosa, avrei dovuto lasciarla andare nella pioggia.
Domande. Mentre conto i sospiri del silenzio, mentre inganno il presente, mentre muoio in ogni lacrima che non ho versato. 
Risposte. Mi ami? Non lo so. Non l'ho mai saputo. Forse un tempo, quando non ero io e mi aggrappavo a un futile senso per non perdermi. Forse un giorno, quando ho sentito il cuore dilaniato e sconfitto. Quando ho deciso di perdere.
Stride il vento fra le ombre dei miei pensieri. Urla nelle pieghe di una vita che non ricordo. Non ero io. 
Mi ami? Quanto può ferire una domanda? Quanto una non risposta? 
Mi ami? Le note affilate al vento risuonano di quella maledetta domanda. 
Mi ami? Smettila di tormentarmi.
Non ricordo. Non lo so. Cos'è l'amore?

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14 soffi di vento:

  1. Per le puntate precedenti leggere qui: Sette ore

    Nulla di personale, è solo un racconto ^_^

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  2. Ma no, mica sono io che parlo... sta parlando il protagonista maschile... l'ho specificato che è un racconto.
    Non scrivo sempre cose personali, molte volte sperimento (basta vedere le etichette a fine post) ^_^

    PS: e poi a me piace vincere, mica per altro... potete chiedere a mio fratello o ai miei amici quanto sono competitiva :-P

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  3. Rettifico: a mio fratello no, altrimenti gli fate ricordare la triste infanzia di perenne secondo (perché vincevo sempre io a tutti i giochi tranne uno - battaglia navale - ma per ovviare, lì baravo e quindi vincevo lo stesso - segue risata malefica)...

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  4. Non c'è niente di così strano nel decidere di "perdere", comunque. Fermarsi, ritirarsi, sparire. Lo hanno fatto in tanti, non per questo "perdenti".
    Lei, per dire.

    http://www.youtube.com/watch?v=Mb5c6048PlU&feature=related

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  5. Ma tra tutte le cose belle che ci sono dobbiamo parlare proprio di amore? L'amore passionale intendo.
    é il sentimento più triste che un essere umano possa provare. Amare una persona che non può darti nessuna certezza è autolesionismo.Sadismo.
    Non ho mai avuto alte aspettative nei confronti di tale sentimento nella sua più estesa totalità. Ho fatto bene,peccato che sia inevitabile un giorno o l'altro incapparsi in una situazione del genere.é umano.
    Ed è allora che impariamo a perdere. Tanto si perde sempre contro di lui. Stronzo,aggiungerei.
    Si vince solo nei racconti meno realisti,non nella vita.(UUdio che pessimismo oggi!).
    Ed ogni volta la sconfitta è sempre più amara. Mavattelapesca vai! sentimento osceno.Gente: Amate l'arte in tutte le sue forme,amate voi stessi sopratutto,amate i vostri cari e nella maniera più generalizzante ciò che vi circonda. L'amore,quello vero,non si da agli sconosciuti.

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    1. Dissento. L'amore, quello vero, si dà SOLO agli sconosciuti. Perché è l'inconscio, che parla. A quelli conosciuti si dà l'amicizia. Su Internet è il contrario, ma perché è una realtà deforme.

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  6. Ho letto il commento di Ziabeppa "Amare una persona che non può darti nessuna certezza è autolesionismo". Non so, la prima cosa che mi è passata per la testa è: l'amore non dà mai certezze. Parlo per me, almeno. Nella mia (scarsa) esperienza, amore è stato felicità, euforia, rischio, dolcezza, rispetto, dolore, compromesso, eccitazione, malinconia, tristezza, mai certezza. Nel momento in cui è entrato nell'orbita delle certezze, a quel punto non era già più amore. E non penso che si perda sempre. Quando si ama qualcuno, anche quando finisce, è sempre stato un arricchimento, e quindi una piccolissima vittoria per noi stessi, credo.
    Almeno questo è quello che penso io....

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    1. Una certezza. L'amore finito non serve a un cazzo. È un rifiuto non riciclabile altamente ingombrante ed inquinante.

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  7. @ Blez: ti scrivo ascoltando le note del meraviglioso video che mi hai lasciato... Non trovo strano che qualcuno decida di perdere, volevo solo dire che io, potendo, cerco sempre di vincere, se poi perdo è una vittoria mancata, ma mai una scelta volontaria. Faccio tesoro di quel che una sconfitta m'insegna, lo accetto, ma non lo scelgo.

    @ ZiaBeppa: l'Amore quello vero, proprio perché non dà certezze è l'esperienza più totalizzante che un essere umano possa provare nei confronti di un altro essere umano. Si perde, è vero, ma non ci si rinuncia, MAI... e non credo ci si abitui alla sconfitta, io non ne sono capace... mi rialzo, ferita, distrutta, a pezzi, ma mi rialzo, con lo sguardo fiero, indomito, e so che da qualche parte, per me, esiste quella A maiuscola... quindi col cavolo che mi arrendo!
    Poi amo l'Arte, amo i miei cari e la mia micia... ma siccome non riesco ad accontentarmi solo di questo tendo anche al Vero Amore. Forse sono un po' folle, ma io ci credo sul serio, nonostante tutto...

    @ Kalì: assolutamente d'accordo con te! ^_^

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  8. Sarà a causa dei recenti trascorsi ragazze mie, sarà che ho una visione distorta rispetto alla norma,sarà quel che sarà,insomma,non riesco a concepirla diversamente. Forse dovremmo riparlarne più avanti,forse un tempo non la pensavo così,forse un giorno non penserò più così..non so.
    Forse sono semplicemente pessimista.
    Forse non ho capito bene qualcosa.
    Sicuramente dovrò imparare dell'altro,per ora,tant'è!

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  9. Zietta, non esiste una visione nella norma o una visione più giusta di un'altra, esiste solo la propria esperienza personale e in base a quella ciascuno di noi agisce.
    Tutti ci portiamo dietro ferite e dolori, gioie e momenti speciali, e ognuno a suo modo si rapporta all'amore sulla scia del proprio vissuto.
    Per fortuna la vita ha la capacità di stupirci (tanto in positivo quanto in negativo), così possiamo sempre cambiare opinione ^_^
    Bacino e non pensarci troppo... l'importante è vivere le situazioni!

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  10. Sì, certo. E' solo che a volte tirarsi indietro, nascondersi, non significa perdere. Almeno per chi lo fa, a cui il giudizio degli altri poco importa. Rinunciare alla luce può essere salutare.
    Anche se forse questo non vale proprio del tutto se parliamo di sentimenti... non lo so, ecco, non lo so...

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  11. In questo caso, nel senso in cui è inteso nel post l'uomo ha deciso di "perdere" quando ha deciso di lasciarsi amare da una donna che in realtà non ama.
    Nel senso in cui lo intendo io "perdere" non significa mai rinunciare, fermarsi, significa lottare e uscirne sconfitti.
    Dipende dai significati che attribuiamo alle parole.
    La rinuncia per me non è una sconfitta, la rinuncia è una scelta, la sconfitta è qualcosa che di solito non scegli ma può accaderti quando ti metti in gioco.

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