Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

martedì 17 marzo 2009

Ti ricordi di ieri?



Ti ricordi di questo cafè? Seduti ai tavolini in fondo, a due labbra dalla luna... io e te, a parlare fitto fitto, nella notte, incuranti delle stelle intorno, persi gli occhi negli occhi.
Ti ricordi ieri notte seduti laggiù? Tra van Gogh e Dalì, mentre i nostri corpi si stringevano nel bacio di Klimt.
Ti ricordi quel tuffo nel blu, tra onde ridenti di giallo? E il mio profumo di vaniglia sulle tue dita, a percorrere la mia pelle, in un brivido denso di baci, mentre lontano qualcuno cantava "e con le mani amore, per le mani ti prenderò... e senza dire parole nel mio cuore ti porterò. E non avrò paura se non sarò bella come come dici tu, ma voleremo in cielo in carne ed ossa, non torneremo più...".
Una stanza, le tue foto sul muro e tu che
con uno sdrucito paio di pantaloni da pigiama mi sembri un sogno uscito dal pennello di un poeta... Tu, con quegli occhi immensi e l'aria spiazzata di chi non si aspettava questo terremoto improvviso.
Tu, così lontano da me, eppure così vicino, da sentire il tuo respiro accanto ai miei sogni. Io, in una foto che davanti a te prende vita, si muove, ti cerca, sfiora ogni distanza di pelle, ogni attimo perso tra le nostre vite.
Sorgerà l'alba sopra le nostre notti. Non posso sapere quel che accadrà. So solo che ti aspetterò laggiù, al tavolino in fondo, a due labbra dalla luna...

7 soffi di vento:

  1. "pronto? Signorina? Mi prenota un aereo per Arles? Che significa che non è possibile? Cazzo, la pago per risolvermi problemi non per crearli, le ho solo chiesto un fottuto biglietto aereo per Arles, non mi scarichi addosso i problemi della sua vita, non me ne fotte niente se non c'è un aeroporto ad Arles, lo faccia costruire, che ne so, faccia quel che le pare ma mi prenoti un biglietto per Arles e un tavolino al Cafè quello famoso, quello di Picasso. Signorina, non me ne fotte nulla se Picasso non ha mai disegnato tavolini e cafè, si informi, vada alle mostre, ma non mi interrompa. Ha scritto tutto? Biglietto solo andata per Arles, auto dall'aeroporto di Arles al Cafè di Renoir (si si, picasso, renoir, fa lo stesso, non mi interrompa), più un tavolino verso il fondo del cafè.
    Più una suite al Hilton di Arles. E non s'azzardi a dirmi che non c'è un Hilton ad Arles, signorina, che c'ho fretta...

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  2. ... che pazzo che sei... :-)))))

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  3. Ti auguro di non aspettare molto a quel tavolino... che tutti i tuoi sogni si avverino. Un sorriso per te :o)
    Giusy

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  4. Non credo che aspetterò molto... lui arriverà... ci guarderemo negli occhi e capiremo tutto...
    Grazie per l'incoraggiamento :-)))

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  5. Avvocanzo, io prenderei il treno e una bici. Ma subito subitoooo subitoooooo!!!!

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  6. Alerina ma tu mi vuoi vedere proprio sistemato! Che fai, parli con la nonna===^^^???

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  7. non parlo con tua nonna
    io sono tua nonna

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