Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

giovedì 29 gennaio 2009

Ho visto Nina volare

Esattamente un mese fa... una notte indimenticabile...
Dedico la mia canzone preferita a tutti coloro che vivono la propria vita guardando negli occhi, a tutti coloro che, pur avendo paura, non si tirano indietro, a coloro che sorridono, a coloro che sanno leggere più delle parole nello sguardo dell'altro, a coloro che non hanno mai tempo, ma riescono a ritagliarsi attimi di follia, a coloro che non si nascondono nel grigio dell'infelicità a tutti i costi, a coloro che sanno tuffarsi nei colori e corrono il rischio di sporcarsi le mani, il cuore, il viso, a tutti coloro che hanno provato un bacio di vero amore, a coloro che non dimenticano...



Mastica e sputa
da una parte il miele
mastica e sputa
dall'altra la cera
mastica e sputa
prima che venga neve.

Luce luce lontana
più bassa delle stelle
sarà la stessa mano
che ti accende e ti spegne.

Ho visto Nina volare
tra le corde dell'altalena
un giorno la prenderò
come fa il vento alla schiena
e se lo sa mio padre
dovrò cambiar paese
se mio padre lo sa
mi imbarcherò sul mare.

Mastica e sputa
da una parte il miele
mastica e sputa
dall'altra la cera
mastica e sputa
prima che faccia neve.

Stanotte è venuta l'ombra
l'ombra che mi fa il verso
le ho mostrato il coltello
e la mia maschera di gelso
e se lo sa mio padre
mi metterò in cammino
se mio padre lo sa
mi imbarcherò lontano.

Mastica e sputa
da una parte la cera
mastica e sputa
dall'altra parte
il miele
mastica e sputa
prima che metta neve.

Ho visto Nina volare
tra le corde dell'altalena
un giorno la prenderò
come fa il vento alla schiena.

Luce luce lontana
che si accende e si spegne
quale sarà la mano
che illumina le stelle.

Mastica e sputa
prima che faccia neve.

Fabrizio De Andrè, Ho visto Nina volare

6 soffi di vento:

  1. Lo dico? No non lo dico, non ce n'è bisogno perchè tanto hai capito già cosa avrei detto ;) Solo una "nota di redazione": quel cd non esce mai dalla mia macchina e ti risparmio tutte le frasi delle meravigliose canzoni in esso contenute che ora mi vengo in mente :)

    .... e mi prendo in pieno la tua dedica e aggiungo di più... dieci minuti fa ho accompagnato a casa una persona e appena sono rimasta sola ho pensato che sarei arrivata a casa e ti avrei scritto... per chiederti una cosa, proprio sull'amore.. Intanto pubblico questo commento poi faccio un respiro, ascolto Fabrizio, e forse, dopo, scrivo di nuovo... forse.... perchè i pensieri a volte sono solo un attimo...

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  2. ... non ho ascoltato solo Fabrizio, ma un'altra canzone ora fa da sottofondo ai miei pensieri, una canzone che mi ricorda quell'Amore ch ancora, a volte, torna a sconvolgere i miei pensieri... e ciò che ti chiedo è... Può un amore, di quelli con la A maiuscola, di quelli che cambiano la vita, finire mai veramente? Anche se è "finito" da più di un anno, anche se le strade percorse da allora sono state diverse e ora cammini felice su una strada con la persona che è al tuo fianco.. potrà mai finire quell'Amore, nonostante tutto? Questa domanda mi si ripresenta, a volte, improvvisa e destabilizzante... e si accompagna ai suoi occhi e al suo sorriso, a quel corpo che tanto ho tenuto stretto e amato e ho sentito abbandonato nel sonno tra le mie braccia... e porta occhi lucidi e mille interrogativi...

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  3. L'Amore, quello vero, quello che ti sconvolge l'anima, quello che ti fa desiderare di vivere e sorridere anche nella tempesta, quello che ti ha spezzato dentro e ha fatto di te una persona diversa, né migliore né peggiore, semplicemente ma non banalmente diversa... quell'Amore assoluto, totale, lucente e notturno... no, quell'Amore lì non può finire mai... perché è dentro di te e ti ha plasmato lo sguardo, il modo di sentire le cose... perché tu non saresti tu se non avessi provato l'unico sentimento per cui valga la pena uscire e farsi baciare, abbracciare, bruciare dal sole...

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  4. ... quindi è normale che mi senta ancora mancare un po' il respiro, a volte, quando sono con lei... normale che senta un bisogno quasi di stringerla e di tenerla stretta ancora come una volta... normale che senta lo stringersi del cuore quando penso che forse noi avremmo potuto resistere e lottare ancora... o forse no, ma sarebbe stato diverso se allora noi fossimo come ora... se... se.... se io se lei canta Biagio in una bellissima canzone... ma con i "se" e con i "ma" non si fa la storia vero? E noi allora eravamo noi e ora siamo come ora, cambiate da un percorso che abbiamo fatto proprio dopo aver lasciato la strada comune.... eppure... torna sempre quel dubbio... cosa sarebbe se noi, ora, tornassimo su quella strada a camminare insieme? Ma scoprirlo non è possibile, forse il nostro tempo è passato per sempre, e ora è trasformato in altro... forse.... non mi piace chiudere le porte... chiudo solo quella della camera, quando dormo.

    Pensieri sconclusionati, scusa Ale... e, avrai notato, frasi e Amore al femminile... Spero non rappresenti neanche minimamente per te un elemento di "blocco" per questo nostro incontro virtuale. Sai, a volte i rapporti cambiano alla luce di questa cosa, altre volte no e ogni volta che mi si presenta la scelta tra l'essere totalmente me stessa o il celare una parte così importante della mia vita come è l'amore, scelgo un po' con l'istinto... con te sento tanta sintonia su certe cose che mi dispiacerebbe molto mostrarmi a metà.
    E con questo termino l'invasione del tuo bellissimo post, saluto tutti senza inchino e vado via SFUMANDO :)

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  5. ... nessun pensiero è sconclusionato se si è affacciato alla mente... e non credo che esista nemmeno la cosiddetta "normalità"... è normale che tu provi ancora certe emozioni? La normalità è la media, una finzione statitistica che a volte intrappola in certi schemi mentali a cui paradossalmente siamo tutti indotti a conformarci...
    Non so dare risposta alle tue domande, non sono tanti gli inverni trascorsi sulla mia pelle da avermi reso in qualche modo saggia... Credo però fermamente nell'unicità delle persone, negli esseri umani che incontro, nelle affinità che si scoprono e nello stupore che accompagna la scoperta...
    Credo che ognuno di noi sia un bellissimo e irripetibile mistero, che ogni essere umano sia sacro e che etichettarlo in un qualsiasi modo, per il suo orientamento sessuale, politico o religioso, perché ama un certo tipo di musica piuttosto che un altro, perché indossa la gonna o i pantaloni, sia solo riduttivo e lo privi della sua specificità.
    Con questo non nego che siamo tutti portati più o meno facilmente a giudicare ed etichettare, ma che essere consapevole di certi meccanismi può fare di noi persone migliori, che non modificano il proprio comportamento per un qualunque aspetto dell'altro, ma cercano di conoscerlo e capire se ci può essere un qualsiasi tipo d'interazione.
    Quello che voglio evitare è il pregiudizio, l'acriticità nell'approcciarsi all'altro che non si conosce. Si etichetta per avere una sorta di controllo della situazione sconosciuta, ma quanti errori e orrori derivano da quest'atteggiamento...
    Poi, che una persona ci possa piacere o meno e tutto un altro discorso... io sono dell'idea di dare a tutti una possibilità, perché credo profondamente che l'incontro con l'altro arricchisca noi e la nostra esperienza anche quando l'incontro non è stato positivo...
    Forse sono l'ultima persona a poter parlare d'amore, visto quello che mi succede... ma questo è un capitolo a parte. Io so che sono capace di amare, che a volte sono stata amata e che il ricordo di alcune situazioni e sensazioni spesso è struggente, ma nonostante tutto credo che sia l'unica cosa per cui valga la pena vivere... sarò idealista, illusa o ingenua ma io credo davvero, come ha scritto Neruda che "forse l'amore restituisce un cristallo rotto nel fondo dell'essere"...

    ... e termino questa lunghissima risposta scrivendoti che sono ben altre le cose che mi bloccano... come la superficialità e l'arroganza, che impietrisco davanti all'ipocrisia e alla violenza, che mal sopporto quelli che vedono sempre nero, che hanno sempre un motivo per lamentarsi e odiare il mondo, Dio e la Vita, che mi spiazza chi non crede all'amore e cerca sempre le prove della malafede del prossimo... poi ovviamente mi blocco quando non ho niente da dire né da condividere, ma visto la logorrea che mi affligge non è questo il caso. Ora concludo con la confessione che anch'io chiudo solo la porta della camera quando dormo ;-)

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  6. ...... siamo sicure che le nostre rispettive madri abbiano partorito solo noi medesime nell'istante in cui siamo nate? Possibile che un sentire e un amare od odiare le stesse cose si possano trovare in due persone così distinte e, chissà, distanti? :)
    Ciò che dici e che pensi sulle etichette è ciò per cui, tra le mie amiche, sono famosa io. Le persone si riempiono la bocca di parole, che a loro parere chiudono mondi che invece non sprecano occasione per spingere contro le pareti di qquelle prigioni per cercare di uscirne. Odiavo le categorie ancora prima di venir gettata (come fosse una cosa automatica) in una di esse (oltretutto con un suono così sgradevole)... ora le odio ancora di più. Io sono io, ripeto sempre. Le persone sono Persone, con tutto ciò che comporta. Questa è l'unica "etichetta" che conta per me.

    Quanto a te, non sai di quante domande la mia nota curiosità su ogni essere umano ti coprirebbe... ma preferisco leggerti e scriverti, e continuare a riconoscerti e a riconoscermi in te, e a scoprirti piano piano. (altro piccolo segreto... non straccio mai la carta dei regali... li scarto piano piano, cercando di intuirne il contenuto ma aperta a qualunque cambiamento, con l'ingenuità e lo stupore dei bambini).

    E per tutto ciò che non si lascia afferrare dalle parole, semplicemente grazie.

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