Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

giovedì 4 dicembre 2008

Destini diversi


Ho attraversato la pioggia
per guardarti negli occhi.
Dall’oscurità del tempo
sono riemersa per toccarti
sfiorare il senso della tua attesa
la solitudine di antiche terre
racchiusa nel tuo sguardo.
Ho abbandonato il silenzio
per fondermi nel tuo sangue
e allontanare il destino.

Non ci sarà risposta.
Non basterà né basta
perché non appartieni a nessuno
perché non percorri una strada
perché è il sentiero del vento
la dimora dei falchi
non una casa
un abbraccio
una donna.
Solo aria liquida e calma
ali di sabbia e sale
profondità celesti
abissi di fuoco e polvere.

Non tarderà la notte
nemmeno un istante
e anche allora
le lucciole del disinganno
si spegneranno piano.
Gocciolerà la pioggia
ritornerò al silenzio.

da Libro d'ombra

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