Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

sabato 1 novembre 2008

L'amore del soldato

Foto: Robert Doisneau, Amour et barbelés

In piena guerra la vita ti condusse
a essere l'amore del soldato.

Col tuo povero vestito di seta,
le unghie di pietra falsa
ti toccò camminare nel fuoco.

Vieni qui, vagabonda,
vieni a bere sul mio petto
rossa rugiada.

Non volevi sapere dove andavi,
eri la compagna della danza,
non avevi partito né patria.

E ora al mio fianco camminando
vedi che con me va la vita
e che dietro c'è la morte.

Non puoi più tornare a ballare
nella sala col vestito di seta.

Ti romperai le scarpe,
ma crescerai lungo la strada.

Devi camminare sulle spine
lasciando goccioline di sangue.

Baciami di nuovo, amata.

Pulisci quel fucile, compagna.

Pablo Neruda, I versi del Capitano

5 soffi di vento:

  1. Era bellissimo, questo post. Era splendida la poesia. Bellissima la foto. Ma niente commenti, mah. Provvedo io.

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  2. Eh, all'epoca avevo solo un paio di lettori...
    Meno male che lei apprezza.

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  3. In cinque anni (cinque anni!) nessuno ha letto e lasciato traccia di apprezzamento? Sconcertante. Misteri blogghiani.

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  4. Forse solo un paio di persone oltre a lei hanno letto tutto il mio blog.

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  5. Non ci posso credere! È una vergogna!

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