Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

domenica 2 novembre 2008

L'energia che si scatena in un contatto




Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo

sotto un cielo di stelle e di satelliti
tra i colpevoli le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna
un uomo guarda la sua mano
sembra quella di suo padre
quando da bambino
lo prendeva come niente e lo sollevava su
era bello il panorama visto dall'alto
si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero
ora la città è un film straniero senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli
il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade son pericolose
ma l'unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente

il profumo dei fiori l'odore della città
il suono dei motorini il sapore della pizza
le lacrime di una mamma le idee di uno studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il cielo
io lo so che non sono solo

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

la città un film straniero senza sottotitoli
una pentola che cuoce pezzi di dialoghi
come stai quanto costa che ore sono
che succede che si dice chi ci crede
e allora ci si vede
ci si sente soli dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio

un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te
ma ti guardi intorno e invece non c'è niente
un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che
hanno ancora il coraggio di innamorarsi

e una musica che pompa sangue nelle vene
e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi
smettere di lamentarsi

che l'unico pericolo che senti veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
di non riuscire più a sentire niente
il battito di un cuore dentro al petto
la passione che fa crescere un progetto

l'appetito la sete l'evoluzione in atto
l'energia che si scatena in un contatto

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che nn sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango

Jovanotti, Fango

6 soffi di vento:

  1. Eh, pure questa, manco un commento. Eppure il testo è bellissimo. Doppio bah.

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    1. Infatti, quell'anno ha vinto il premio come miglior testo di canzone.

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    2. Ma veramente? Non lo sapevo! Non mi stupisce. Stra-meritato.

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    3. Verissimo! Mi piace molto questa canzone :)

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    4. Anche a me. Ho il cd, ce ne sono altre, di belle, in quel cd. Ma non lo dico al signor rospo, lui non gradisce Jovanotti, mi par di capire! Problema suo! A me piace molto l'evoluzione che ha accompagnato la persona: trovo che si rifletta egregiamente nella sua attività artistica. All'inizio non me lo calcolavo proprio, lo trovavo superficiale e commerciale, per quanto alcuni brani fossero orecchiabili ed era facile ritrovarsi a canticchiarli. Solo recentemente mi ha colpito la bellezza di alcuni testi, incluso quello sopra.

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  2. Sono perfettamente d'accordo con lei.

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