Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

lunedì 3 novembre 2008

Cammino


Vorrei stringerti forte tra le mie braccia, fino a sentire il battito del tuo cuore, fino alla fine di questo giorno assorto, tra una carezza e un sorriso, al di là di un tempo ferito.
Vorrei perdermi dentro ai tuoi sogni, fonderli con i miei, guardare dritto davanti a me e percorrere la mia strada... tenendoti per mano...
Vorrei non avere paura, ma ho paura. Vorrei attraversare lo spazio e guardarti dentro, annegare nella tua anima e riemergere al fondo dei tuoi occhi oscuri. Vorrei possedere la saggezza della terra, ma ho solo la follia del vento che incanta il mio passaggio ad est.
E poiché ciò che provo non ha parole, e poichè ciò che sento è vento, vento ribelle del sud, allora sollevo lo sguardo fiero, cammino dritto davanti a me e accolgo il rischio dell'incertezza ... e accolgo la tua mano nella mia e i nostri occhi liquidi che attraversano il senso...

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