Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

lunedì 18 ottobre 2010

Canzone d'autunno


 Oggi ho nel cuore
un vago tremolio di stelle
ma il mio sentiero si perde
nell'anima della nebbia.
La luce mi tronca le ali
e il dolore della mia tristezza
bagna i ricordi
alla fonte dell'idea.

Tutte le rose sono bianche,
bianche come la mia pena,
ma non sono rose bianche,
è scesa la neve su di loro.

Prima ebbero l'arcobaleno.
E nevica anche sulla mia anima.
La neve dell'anima
ha fiocchi di baci
e scene calate nell'ombra
o nella luce di chi le pensa.

La neve cade dalle rose,
ma quella dell'anima rimane,
e gli artigli del tempo
ne fanno un sudario.

La neve si scioglierà
quando verrà la morte?
O avremo altra neve
e altre rose più perfette?
Sarà con noi la pace
come ci insegna Cristo?
O forse il problema
non sarà mai risolto?

Ma se c'inganna l'amore?
Cosa sosterrà la nostra vita
se il crepuscolo ci affonda
nella vera scienza
del Bene che chissà se esiste
e del Male che incombe alle spalle?

Se muore la speranza
e risorge la Babele,
quale torcia farà luce
sulle strade in Terra?

Se l'azzurro è un sogno
dove mai finirà l'innocenza?
Cosa mai sarà il cuore
se l'Amore non ha le frecce?

Se la morte è la morte,
dove finiranno mai i poeti
e le cose addormentate
che nessuno più ricorda?
O sole di tante speranze!
Acqua chiara! Luna nuova!
Cuore dei bambini!
Anime rudi delle pietre!
Oggi ho nel cuore
un vago tremolio di stelle
e tutte le rose sono bianche
bianche come la mia pena.

Federico García Lorca, Poesie

2 soffi di vento:

  1. Ciao Ale, oramai vengo a leggerti quando ho bisogno di ricompormi ed abbandonare la faccia di pornocretino.
    Mi piacciono anche le illustrazioni che scegli
    pace e bene

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  2. Mio caro Fracatz, passa quando vuoi, sei il benvenuto

    RispondiElimina

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