Scrivo poco di politica, non perché non segua quel che succede in Italia e nel mondo o non sia interessata... ne scrivo poco perché mi fa star male... dal più profondo del mio essere sento un conato di vomito e un dolore indicibile...
La politica intesa come Arte, arte di governare la società, dovrebbe essere l'espressione più alta di partecipazione alla res publica... Senza scomodare Platone, che faceva dire a Socrate come i governanti della città ideale dovessero essere i filosofi, in quanto amanti della verità pura, sinceri, temperanti, incuranti dei beni mondani, in grado di apprendere con facilità e dotati di equilibrio interiore (e basterebbe solo questo per ridere amaramente, se qualche folle si azzardasse a fare un ingenuo e improbabile confronto con i nostri politici)... dicevo, senza scomodare Platone e la città ideale, sarebbe troppo chiedere che i governanti siano persone oneste che hanno a cuore il destino di un Paese?
Quando ogni giorno sentiamo chiamare eroi i mafiosi, riabilitare i latitanti e i corruttori, chiamare perseguitati coloro che hanno rubato, che hanno gestito la res publica come res privata, coloro che hanno violentato quest'Italia di cui non restano che scandali, favoritismi, ingiustizie e ineguaglianze sociali, quando vediamo che tra i nostri governanti ci sono delinquenti, ignoranti, privilegiati arroganti che si son fatti strada in modi che un tempo avremmo detto incredibili e deprecabili e oggi invece sono sinonimo di furbizia e saper stare al mondo, quando sappiamo che l'impegno e lo studio e la dedizione non contano di fronte al marcio che ha succhiato l'anima a ogni cosa, quando ci affacciamo al mondo e non ha senso nemmeno la legge della jungla, perché agli animali certi squallori non appartengono, quando vorremmo poter fare qualcosa senza lamentarci, vorremmo rimboccarci le maniche e dire "posso e voglio cambiare le cose, so che anche il mio contributo è importante", quando vige la legge dell'economia e l'umanità non viene considerata, quando si rovescia il mondo e il male si traveste da bene e tu che il male sai ancora riconoscerlo e tenertene alla larga vieni isolato, schernito, a volte persino considerato folle ed eversivo... quando percepisci che se vuoi avere un posto in questo mondo devi giocare secondo le regole dei bari, quando sai che tu non vuoi essere un baro e stai prenotando la tua poltrona di perdente, quando cominci a realizzare che integrità è una parola obsoleta, quando senti che avere una posizione definita è sinonimo di inflessibilità, in un'epoca che della flessibilità ha fatto lo stendardo e la rovina di molti, quando ogni cosa ha l'aspetto dell'acqua, che assume la forma del recipiente in cui è contenuta, che a volte evapora, altre volte ristagna e imputridisce... ecco, quando tutto questo ti lacera l'anima, fai fatica a vedere il futuro e a coltivare quella che Pandora lasciò sul fondo del suo famoso vaso... l'ingannevole speranza...
La politica intesa come Arte, arte di governare la società, dovrebbe essere l'espressione più alta di partecipazione alla res publica... Senza scomodare Platone, che faceva dire a Socrate come i governanti della città ideale dovessero essere i filosofi, in quanto amanti della verità pura, sinceri, temperanti, incuranti dei beni mondani, in grado di apprendere con facilità e dotati di equilibrio interiore (e basterebbe solo questo per ridere amaramente, se qualche folle si azzardasse a fare un ingenuo e improbabile confronto con i nostri politici)... dicevo, senza scomodare Platone e la città ideale, sarebbe troppo chiedere che i governanti siano persone oneste che hanno a cuore il destino di un Paese?
Quando ogni giorno sentiamo chiamare eroi i mafiosi, riabilitare i latitanti e i corruttori, chiamare perseguitati coloro che hanno rubato, che hanno gestito la res publica come res privata, coloro che hanno violentato quest'Italia di cui non restano che scandali, favoritismi, ingiustizie e ineguaglianze sociali, quando vediamo che tra i nostri governanti ci sono delinquenti, ignoranti, privilegiati arroganti che si son fatti strada in modi che un tempo avremmo detto incredibili e deprecabili e oggi invece sono sinonimo di furbizia e saper stare al mondo, quando sappiamo che l'impegno e lo studio e la dedizione non contano di fronte al marcio che ha succhiato l'anima a ogni cosa, quando ci affacciamo al mondo e non ha senso nemmeno la legge della jungla, perché agli animali certi squallori non appartengono, quando vorremmo poter fare qualcosa senza lamentarci, vorremmo rimboccarci le maniche e dire "posso e voglio cambiare le cose, so che anche il mio contributo è importante", quando vige la legge dell'economia e l'umanità non viene considerata, quando si rovescia il mondo e il male si traveste da bene e tu che il male sai ancora riconoscerlo e tenertene alla larga vieni isolato, schernito, a volte persino considerato folle ed eversivo... quando percepisci che se vuoi avere un posto in questo mondo devi giocare secondo le regole dei bari, quando sai che tu non vuoi essere un baro e stai prenotando la tua poltrona di perdente, quando cominci a realizzare che integrità è una parola obsoleta, quando senti che avere una posizione definita è sinonimo di inflessibilità, in un'epoca che della flessibilità ha fatto lo stendardo e la rovina di molti, quando ogni cosa ha l'aspetto dell'acqua, che assume la forma del recipiente in cui è contenuta, che a volte evapora, altre volte ristagna e imputridisce... ecco, quando tutto questo ti lacera l'anima, fai fatica a vedere il futuro e a coltivare quella che Pandora lasciò sul fondo del suo famoso vaso... l'ingannevole speranza...
Bene!
RispondiEliminaBrava!
Purtroppo senza impegno personale, tipo andare di notte ad attaccare manifesti abusivamente, spendere i propri risparmi in propaganda, poter andare in onda su qualche canale tv, non si va da nessuna parte (addirittura i grillini non arrivano al 2 - 3 % nonostante il grande Beppe )
Però se vuoi star su di morale c'è in aria qualcosa di nuovo e giovanile
http://vittoriafeltri.splinder.com/post/22080899/Costruisci+il+tuo+futuro!
Discorso complicato e nel complesso condivisibile. Dico nel complesso perché i casi che citi senza nominarli mi trovano di opinione opposta. Ma anch'io non amo parlar di politica sui blog e anzi di solito li evito quando ne trattano, quindi non ti tedierò con le mie idee ;-))
RispondiEliminaAloha
@ tutti: io sono profondamente sconfortata...
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