Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

giovedì 27 novembre 2008

Perché basta anche un niente per essere felici




Noi qui dentro si vive in un lungo letargo,
si vive afferrandosi a qualunque sguardo,
contandosi i pezzi lasciati là fuori,
che sono i suoi lividi, che sono i miei fiori.
Io non scrivo più niente, mi legano i polsi,
ora l'unico tempo è nel tempo che colsi:
e qui dentro il dolore è un ospite usuale,
ma l'amore che manca
è l'amore che fa male.


Ogni uomo della vita mia
era il verso di una poesia
perduto, straziato, raccolto, abbracciato;
ogni amore della vita mia
ogni amore della vita mia
è cielo è voragine,
è terra che mangio
per vivere ancora

Dalla casa dei pazzi, da una nebbia lontana,
com'è dolce il ricordo di Dino Campana;
perché basta anche un niente
per essere felici,

basta vivere come le cose che dici,

e dividerti in tutti gli amori che hai
per non perderti, perderti, perderti mai.


Cosa non si fa per vivere,
cosa non si fa per vivere,
guarda... Io sto vivendo;
cosa mi è costato vivere?
Cosa l'ho pagato vivere?
Figli, colpi di vento...
La mia bocca vuole vivere!
La mia mano vuole vivere!
Ora, in questo momento!
Il mio corpo vuole vivere!
La mia vita vuole vivere!
Amo, ti amo, ti sento!

Ogni uomo della vita mia
era il verso di una poesia
perduto, straziato, raccolto, abbracciato;
ogni amore della vita mia
ogni amore della vita mia
è cielo è voragine,
è terra che mangio
per vivere ancora

Roberto Vecchioni, Canzone per Alda Merini

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