Perché la parola è vento, principio primo dell'essere, scintilla dell'infinito

martedì 22 gennaio 2013

Casa dolce Casa


Questo periodo intenso, pieno di cose da fare, pieno di idee e di progetti. La casa che ha preso forma ed è tutta una scommessa. Gli architetti armati di santa pazienza, io che devo approvare ogni dettaglio pena il pentimento e la fustigazione eterni. No, scherzo, c'è solo il piccolissimo problema che, se non presto la dovuta attenzione e sbaglio qualcosa, corro il rischio di non poterci abitare e non mi sembra il caso. Ho dovuto imparare tante cose, dalle tecniche di costruzione ai materiali, agli impianti. Voi li conoscete i meandri delle vostre tubature? Ebbene, io sì, materia noiosa, ma fondamentale. Considerando che ho dovuto vincere la resistenza del vecchio idraulico, che ha avuto un moto di ribellione all'annuncio che il materiale dei tubi l'avrei scelto io e non lui (sì, lo so, nella fantasia popolare l'idraulico è un figaccione tutto muscoli che viene a verificare l'impianto idrico quando il marito è fuori e la moglie è in baby doll - fantasia, appunto).
Gli elettricisti invece sapevano il fatto loro e parlavano a bassa voce. Lo confesso, l'impianto elettrico non l'avevo studiato bene, sapevo solo qualcosina, ma sono riuscita a non fare la figura della tonta e mi sono ripresa quando ho scelto gli interruttori. 
Con gli infissi è stato piuttosto semplice, avevo già testato i vari tipi di alluminio e dovevo solo scegliere il colore di finitura. Quando mio padre mi ha portato la cartella colori anche degli avvolgibili, volevo urlare. Lo sapevate che ci sono 57 varianti per quelle in alluminio e 27 varianti per l'acciaio? Alla fine ho scelto il colore n. 38. Bisogna sapere già di che colore vuoi dipingere gli interni e gli esterni, di che colore dovranno essere i pavimenti e gli infissi, prima che la tua casa, quella in cui dovrai passare il resto dei tuoi giorni, salvo provvidenziali vincite al superenalotto, diventi la casa di arlecchino. 
Per fortuna in tutto questo le forze del bene contrastano le forze del male e si sta riuscendo a far tutto senza troppi spargimenti di sangue. Infatti, dalla mia ho quell'anima santa del Kamikaze, nonché promesso sposo, col quale condividiamo lo stesso senso estetico (Deo gratias!). Certo, se avessi dovuto fermarmi al modo in cui si veste, avrei dovuto evitare di rivolgergli la parola, ma ho imparato ad essere meno istintiva e a non farmi sconvolgere dalla sua pazzia. Tralasciando il fatto che l'ultimo dell'anno si è vestito con un abbinamento che ha turbato il mio spiccato gusto per gli accostamenti di colore, corrompendo persino la mia migliore amica che ha finto di approvare il look, salvo poi scoprire che l'aveva fatto apposta per farmi uno scherzo (sì, è burlone, tanto tanto burlone - e se qualcuno mi vedesse mentre scrivo, noterebbe un desiderio non tanto represso di strozzarlo); posso comunque affermare che ci piacciono le stesse cose, ragion per cui, fila tutto liscio quando dobbiamo valutare i dettagli che prenderanno forma in questa benedetta casa. Dall'altra parte, in agguato nell'ombra, cospirano le forze del male (leggi: mia mamma), forze che hanno fatto della politica del bastian contrario la loro bandiera di vita. Tali forze vengono neutralizzate nascondendo accuratamente le cartelle colori e dirottandole verso altri lidi quando le maestose maestranze varcano la porta di casa.
Dei pavimenti abbiamo perso le tracce. Avrebbero dovuto inviarci i campioni, ma non s'è visto ancora nulla. In compenso ho fatto bella figura con i piastrellisti quando ho annunciato che avrebbero dovuto montare un gres porcellanato finto legno monocalibro rettificato e colorato in massa. Sempre che arrivino i campioni, beninteso, e si possa scegliere la variante di noce più adeguata. 
Mi piace la luce della mia casa, anche se non ci sono ancora porte e finestre, mi piace pensare a quello che farò e alla vita che passerà tra quelle stanze. Mi piace pensare a questo piccolo mondo che giorno dopo giorno si sta delineando, dopo che tutto è crollato e ho dovuto reinventarmi. Mi piace pensare che possa esistere anche per me un rifugio, un abbraccio, un porto sicuro dove riposare, senza sentire il peso di quel che mi porto addosso, di questa malattia che tanto toglie e mortifica, ma che non è riuscita a vincere la volontà e l'amore.
Nonostante ci siano giorni duri, nonostante il dolore spesso si mescoli alla paura e all'angoscia, sento in me il soffio lieve della speranza, come il bacio di un raggio di sole al mattino. Nonostante il limite del corpo, che non è mai limite dello spirito, percepisco forse più di tanti altri il valore della vita, il gusto del non arrendersi, la riconoscenza per quello che posso ancora assaporare... per questo medito una grande, dolcissima ed eccentrica follia. Perché una cosa la malattia me l'ha insegnata davvero, che non bisogna sprecare il tempo e che la felicità non dipende da niente che non sia il sorriso che ci brilla dentro.

27 soffi di vento:

  1. ammazza, cule', qua altro che d'oro, prima o poi ti diventa d'alluminio.

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    1. Purché non coibentato con poliuretano espanso... tanta fatica per nulla. Non saranno mai miei quegli avvolgibili color n. 38.

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  2. In fondo a che servono i pavimenti? (paviventi, dice il pelloni).

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    1. Ma sì, a che servono? Sto pensando di metterci la sabbia, così facciamo una spiaggia privata ;)

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  3. Era nato pasticcere. Volle essere seppellito in una bara rivestita di glassa al marzapane.

    Cassa, dolce cassa.

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  4. Hihihihi!

    http://m.youtube.com/watch?v=Yil2jWQ5Oqg

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    1. Silvanuccia, ho le lacrime agli occhi per le risate... ahahaha

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    2. Ah, signorina, me la sono vista non so quante volte, quella clip, è esilarante. Poi, quando uno sta facendo i lavori dentro casa, la si apprezza ancora di più! Il film è scemo, ma quella scena è impagabile. Pure questa è carina! Spero non abbia scale interne, dentro casa. Al primo scricchiolio sinistro, fugga!

      http://m.youtube.com/watch?v=FhGiKZA-xdM

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    3. Ahahahahahhahah... allucinante!!! Per fortuna niente scale, né gradini. Quel che mi preoccupa è la mia ben nota attrazione fatAle per gli spigoli...

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    4. Ah, la patologia delle rane pescatrici. I rospi pescatori, invece, hanno un debole per le spigole!

      Il grès, ok, è pratico. Ma spero abbia messo una roba di qualità.

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    5. Signora mia, qui solo cose di qualità, senza emissioni chimiche per me velenose... ci sta costando un occhio, anzi, due!

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    6. Ah, lei è allergica, dimenticavo. Ma il legno che problema le da? Boh, io lo metterei dovunque, il legno.

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    7. Anch'io lo metterei ovunque. Ma non posso. Per il momento il legno non mi dà problemi, ma non dev'essere trattato né incollato. Il punto è che potrei sensibilizzarmi e lei capisce che se dopo tutti i soldi che spendiamo poi mi sensibilizzo e sto male... beh, mio padre mi mette in vendita su ebay nella migliore delle ipotesi.

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  5. Signorina, ma perché non ha messo un bel laminato flottante, per terra? È un'ottima alternativa per i pavimenti, facile manutenzione, facile sostituzione, lunga durata. Inoltre è molto migliorata la resa estetica. Alcuni sembrano parquet!

    Non so quale cartella usi lei, con così pochi colori. Io conosco solo questa e ce ne sono molti di più!

    http://www.coloriral.com/

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    1. Vade retro!!! Ho vincoli strettissimi sui materiali, il laminato non si può mettere, solo gres porcellanato, e la cartella colori me l'ha data il signore degli infissi

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    2. Ok, non discuto. Vuole una cucina tirolese? Ah, no, l'ha fatta in muratura.

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    3. La cucina è ancora da inventare, posso usare solo muratura, vetro, acciaio e alluminio. Per ora siamo ancora alla fase impianti, infissi, pavimenti, intonaco... i marmisti hanno preso le misure per porte e finestre e la prossima settimana dovrebbero consegnare.

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    4. Ma le stanno col fucile puntato? Ma che razza di capitolato le hanno imposto?!

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    5. No no, sono io che sto col fucile puntato. Se sbaglio qualcosa poi non posso abitarci, solo materiali bio, inodore, anallergici e inerti. Guardi, uno stress che non ha idea. Fortuna che gli architetti sono bravissimi.

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    6. Architetti? Quanti? Ma che è, va ad abitare in un castello? Allora aveva ragione la signorina Silvia a dire che su wordpress ci stavano i fighetti!

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    7. Macché castello!!! Gli architetti sono due perché son due fratelli che hanno lo studio insieme e son solo 100 mq di casa, mica un villa! Poi le ricordo che il mio blog non è su WP ma su Blogger e che io sono tutto tranne che una fighetta... ahahahahha

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    8. Ma meno male, signorina. Ci mancano solo le lotte di classe sul web, come se non ce ne fossero abbastanza nella vita reale. Che bel chiarore, nel suo blog. Vengo da una full immersion nella pece e avevo nostalgia della luce!

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    9. Venga pure quando vuole, lo sa che è ben accetta. Il prossimo post è dedicato a lei.

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  6. Ma sai che non sarei mai in grado di gestire la strutturazione di una casa?
    Immensa stima, veramente.

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    1. Grazie, tazzina, un giorno sì e l'altro pure vorrei prendere a morsi qualcuno... alla fine comprendo quelli che gettano la spugna e dicono "ma fate un po' tutti come c***o vi pare".

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