Carl Jacob Leybold, Portrait of two Children with an extensive Landscape beyond. Oil on canvas. 1823. Private collection |
I bambini che passano da qui
sollevano onde d'argento
e sorrisi di zucchero filato.
I bambini che passano da qui
raccontano sogni e tristezze
bugie e verità
solo per sentirsi due occhi addosso
e un cuore che li accolga.
I bambini che passano da qui
vogliono essere ascoltati e compresi
stimolati e sgridati
perché anche i no servono
a costruire le persone che saranno.
I bambini che passano da qui
portano in dono la ricchezza della semplicità
desideri da custodire in scatole di caramelle
pensieri liberi e di vento.
I bambini che passano da qui
lasciano scie di luce sulle pareti azzurre
della stanza in cui vivo
riflessi brillanti dei colori dell'anima
poesie che sanno di vita.
I bambini che passano da qui
imparano la magia che si nasconde
fra lettere e numeri
e ridono, ridono con gli occhi
quando insegno loro come
modellare le parole
e farne ali per volare tra le nuvole.
I bambini che passano da qui
lasciano errori e macchie sui quaderni
per ricordare che gli sbagli disegnano confini
per imparare a rialzarsi dopo una caduta
per guardare ogni volta più avanti.
I bambini che passano da qui
trovano torte al cioccolato
e tisane e miscugli colorati
e assaggiano curiosi
e golosi ingoiano
solo per il gusto di assomigliarmi.
I bambini che passano da qui
aprono la porta dei loro piccoli cuori
e imparano a leggere tra le emozioni
disegnando i sentimenti su fogli di carta colorata.
I bambini che passano da qui
tracciano strade nuove su cui incamminarsi
scivolano sul dorso dell'arcobaleno
e raccolgono stelle
per farne collane o storie di una notte.
I bambini che passano da qui
mi guardano con occhi pensosi
e mi chiedono quando guarirò.
Ai bambini che passano da qui
dico sempre la verità
e insegno loro che la vita
può sorprenderci con sfumature diverse.
Con i bambini che passano da qui
parlo una lingua misteriosa e segreta
densa di piccole cose
ricamata d'amore.
I bambini che passano da qui
hanno trovato un angolo di mondo
dove la fantasia dà luce alla vita
dove si parla e si ascolta
dove ai sentimenti viene dato un nome
e un posto in cui abitare.
I bambini che passano da qui
sorridono e piangono
scrivono e cancellano
ridono e si arrabbiano
contano e leggono
mangiano e scarabocchiano
bevono e si fanno consolare
provocano e mentono
chiedono attenzione
sfuggono e ritornano
parlano sempre un sacco
vogliono restare
vogliono andar via
vogliono giocare
non vogliono studiare
imparano ad amare
lasciano briciole e quaderni
pezzi di gomma e matite spuntate
dimenticano le penne
chiacchierano senza fine
imparano a fare da sé
diventano grandi
mi cercano e mi trovano
a volte mi odiano
più spesso mi amano
vogliono assomigliarmi
mi prendono in giro
testano i miei limiti
mettono alla prova le regole
ma sempre, sempre
mi accarezzano l'anima.
I bambini che passano da qui
profumano di vita.
questi piccini passano da te indossando la loro maschera di ometti, scommetto non ti hanno mai confidato i loro amori
RispondiEliminaNon fanno altro dalla mattina alla sera, veramente. Due coglioni che lèvati...
EliminaIn effetti l'ormai quattordicenne e veterana diletta allieva parla solo di ragazzi e feste. Prima parlava solo di feste. Il novenne bambino gentile parla solo di calcio, ma fa domande anche molto interessanti. Ognuno parla dei suoi amori e tutti e due ritengono che la scuola sia un noioso ostacolo che ruba del tempo prezioso. Vi lascio immaginare l'identica espressione sui loro visetti, quando ho osato rivelare che a me la scuola è sempre piaciuta...
EliminaI bambini che passano da qui invece sono dolcissimi. Li toccio nel latte.
RispondiEliminaPoppeo.
EliminaMagnè, allora sei comunista!
Elimina