Cammino a passi veloci. La lentezza non mi appartiene. Cammino svelta, leggera, a volte mi sento eterea e impalpabile, altre volte spero di essere invisibile. Gli sguardi mi riportano a una realtà concreta, fatta di occhi, di mani, di pelle. Gli sguardi attraversano lo spazio che mi separa dagli altri. Quegli sguardi scrutano, indagano, riflettono.
Sono sguardi d'oro viola e arancio, come la carezza del tramonto sul viso. Sono sguardi di vento, che sfiorano i capelli sottili. Sono sguardi oscuri, come pozzi in cui non brillano le stelle. Sono sguardi soffici, come nubi di passaggio ad est. Non mi lascio guardare. Continuo a camminare veloce, distante, silente.
Ma c'è un solo sguardo azzurro che mi trafigge fra tutti. E quello sguardo mi fa sentire bella, viva, perfettamente me. Potrei anche fermarmi.
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ma sssssì!!! direi!
RispondiElimina:-)
EliminaEhhhhhh, vedremo! Magari con la luna nuova, chissà! ^_^
RispondiEliminaIo mi sarei fermata...
RispondiEliminaPenso proprio che lo farò... a breve!
Elimina:-P
Eliminastoooooooooooooooooop !
RispondiEliminaDevo favorire patente e libretto?
EliminaBeh accidenti non vedo perché no
RispondiEliminaIn effetti ;-)
EliminaMa il kamikaze non aveva gli occhi scuri?
RispondiEliminaMi risulta li abbia ancora. Alla data del post il kamikaze era solo amico di un mio amico. Sarà ad agosto che si mescoleranno le carte.
EliminaAaaah, allora non si parlava del kamikaze. Ora è tutto chiaro.
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