Un altro giro di giostra

Foto: Robert Doisneau, Le manège de Monsieur Barré. 1954. Paris

L'edificio è bianco, con gli infissi color acciaio. Tre piani di scale, un gradino dopo l'altro a triturare un altro pezzetto di vita. Ho smesso di avere paura da tanto tempo ormai. Domani indosserò una gonnellina leggera e una camicetta sottile. Uno degli innumerevoli cerchietti tra i capelli sciolti sulle spalle, un colore diverso per ogni vestito. Sì, aveva ragione chi diceva che sarei stata meglio senza frangetta.

E lo so benissimo che dimostro molto meno dei miei anni e che si sprecheranno gli sguardi. Mi diverte un sacco fare l'indifferente e percepire molteplici occhi su di me. A volte vorrei essere invisibile, altre volte mi compiaccio di come un involucro esterno catalizzi attenzione e ammirazione e sì, anche qualcosa di meno nobile.

Sento la scia degli sguardi quando cammino per strada. Spesso anche qualche fischio e complimento, ma si sa, il Sud è anche questo. Raramente mi irrita, più che altro mi fa ridacchiare dentro, mentre fingo di essere immersa in profondissimi pensieri... quando invece cerco solo di non scoppiare in una risata compiaciuta. Devo ancora decidere se indossare le ballerine o i tacchi e se scegliere un tacco alto o medio. Anche l'altezza fa la sua parte nella messinscena che mi appresto a interpretare. Ma sì, un bel tacco 12 e non se ne parli più. 

Dicono che io sia bella. Non ci ho mai pensato o creduto, non mi sono mai sentita tale, eppure succede, succede di sentirlo ripetere da occhi, labbra, gesti che non ti aspettavi da persone che non avresti immaginato. Così accade che ultimamente mi senta bella, ma questo ha a che fare con qualcosa di diverso da un viso e da un corpo, ha a che fare con la percezione di me. Ho smesso di pensare a quel che potrebbe accadere, ho smesso di aver paura. Voglio solo sorridere e vivere quel che è possibile.

Domani un altro tassello troverà il suo posto in un disegno che non mi piace. Un bel respiro. Sorridi. Nascondi il dolore. Tira fuori quel tuo modo speciale di guardare e incantare e non pensare a nulla. In fondo è solo un altro giro di giostra e la nausea fa parte del gioco.