Foto: papà & Ale |
Ogni mercoledì e sabato mattina si rade la barba col suo rasoio Gillette. La pelle ritorna liscia e morbida e, sebbene siano trascorsi più di trent'anni da quando ci siamo conosciuti e qualche ruga gli segni i tratti del viso, a me sembra che il tempo non sia mai passato.
Quando io e Andrea eravamo piccini e dormivamo ancora nella stessa stanza, a volte ci addormentavamo tenendoci per mano nello spazio che separava in nostri letti, cantando le sigle di tutti i cartoni conosciuti, soprattutto quelle dei vari robot. Mio fratello non ha mai saputo tenere il tempo. Stonato come una campana. Però era divertente, anche quando giocavamo a farci paura e nascondevamo la testa sotto le lenzuola.
Arrivato il mercoledì o il sabato, c'era il nostro rito. Sentivamo papà radersi nel bagno piccolo (il bagno grande era invece il nostro campo di battaglia) e gli urlavamo: "Papà, papà, lo cciccì". Lo cciccì era il nome con cui una minuscola Ale, precocemente attenta alle onomatopee, aveva battezzato un certo Patrichs Noir, il dopobarba che papà travasava con una siringa senz'ago in una boccetta di vetro. Appena schiacciava l'erogatore si sentiva quel suono che divenne per tutti cciccì.
Quando sentivamo lo ciccì, significava che papà aveva finito di radersi e sarebbe venuto da noi per farci alzare e iniziare la giornata. Entrava in camera col suo vocione allegro e profondo. Tirava su la serranda e poi... poi piombava prima sul mio letto e subito dopo su quello di Andrea. Ridevamo, ridevamo come pazzi, perché ci baciava e ci mordicchiava le guance e, ridendo, facevamo lo stesso con lui. Se chiudo gli occhi ricordo il sapore dello cciccì sulle labbra, il profumo di mio padre e le risate di mio fratello.
Mi è tornato in mente questa mattina, quando mi sono svegliata e mio padre era seduto accanto a me, con la sua voce baritonale e mi chiedeva come mi sentissi. "Meglio, papà, meglio, non preoccuparti. Vieni un po' più vicino?". Allora lui che è così immenso rispetto a me, si è piegato e si è fatto abbracciare. "Buon onomastico, papà! Mi mordicchi la guancia come quando ero piccola?". Ha sorriso al ricordo del nostro vecchio gioco e mi ha fatto ridere come allora. Il dopobarba non lo usa più, ma il profumo della sua pelle è rimasto lo stesso.
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Ti mando un abbraccio virtuale, che è meglio perché sono influenzata. Spero che tu stia meglio. In tutti i sensi.
RispondiEliminaUn abbraccio anche a te, Kalì, ti ho scritto un sms, baci
RispondiEliminavedi che tutti ti amano?
RispondiEliminaTutti chi, Swann?
RispondiEliminaLa mia famiglia e i miei amici di certo, anche la mia gatta... ma non è quello l'amore a cui mi riferivo.
RispondiElimina'giorno.
RispondiEliminaE' pieno d'amore questo post: sei fortunata, veramente.
RispondiEliminaCome stai oggi?
@ blindwilliejohnson: anche a te.
RispondiElimina@ Cla: l'amore si costruisce e prevede la partecipazione di tutti. Io l'ho costruito con mio padre, giorno per giorno, con una caparbietà infinita e sono felice del risultato, nonostante la fatica e l'impegno.
Sono ancora un po' stordita, ma in ripresa. Passerà...
l'affetto di mio padre.
RispondiEliminami manca immensamente.
Straf, i padri sono maschi... valgono le stesse regole, non è mai, mai, mai semplice! Gli son corsa dietro per anni e le punte di stronzaggine non le ha perse nemmeno ora. Ma è mio padre e io lo amo troppo.
RispondiEliminaSai che questo post è meraviglioso? Perchè mi ricorda dolorosamente il padre che non avrò mai, uno che scherzi, che faccia coccole, che si lasci andare, che tolleri un contatto fisico anche solo con sua figlia, la sua unica figlia. Ma troppe cose brutte sono passate tra di noi, troppe rabbie e delusioni e lui troppo chiuso, incapace di lasciarsi andare, vittima di un padre a sua volta chiuso e severo, troppe depressioni tra di noi, troppo dolore che io non potrò mai cancellare.
RispondiEliminapeccato.
Mi dispiace tanto... davvero...
RispondiEliminabelli questi post pieni di ricordi...
RispondiElimina^_^
RispondiEliminabello questo post, che bel rapporto che hai con tuo padre. per me è una cosa cosi sconosciuta... e spero tanto che i miei figli non finiscano come me. Ma non credo... troppe differenze tra max e nonno mao! e poi tu sei uguale a come eri da piccola!!! bello davvero!
RispondiEliminaIo sono uguale sì, sorrido ancora così, con gli occhi intendo ^_^
RispondiEliminaI tuoi bimbi non avranno problemi, Max è un papà stupendo!
Mi hai fatto piangere...
RispondiEliminaQuesto post è strepitoso...
Un abbraccio!
Un abbraccio anche a te, Max! ^_^
RispondiEliminaAvevo appena letto qui e, per associazione di idee, ritengo opportuno segnalarglielo per i suoi problemi di allergia. La ditta è di una serietà imbarazzante e affidabilissima. Buon anno
RispondiEliminahttp://shop.dyson.it/ventilatori-e-termoventilatori-dyson/purificatori/pure-hot-cool-link-305575-01
Grazie mille, signora!!! Adesso lo salvo e appena sarà possibile vedrò di acquistarlo. Buon anno anche a lei e a suo marito, me lo saluti.
EliminaOh, grazie! Lei mi saluti il kamikaze! E pure la signorina Straf e quel diavolo del signor Swann.
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