Buone notizie?

Mi sento come un condannato  all'ergastolo a cui hanno appena commutato la pena in libertà vigilata... un po' stranita, frastornata e diffidente... aspetto che non esca nessuno da dietro l'angolo a farmi un sorriso ghignante, urlandomi dietro: "E' tutto uno scherzo!!!".

Calma e sangue freddo. Le sbarre si sono aperte. Non ho ancora varcato la soglia. Non mi affido a speranze che potrebbero rinchiudermi quella maledetta porta sul naso... Ché poi il mio naso sarà anche lungo e storto, ma ci sono affezionata... E' delicato e una sbarra di ferro addosso non se la merita.

Non ho bisogno di illudermi. Ancora una volta. E ovviamente non ho certezze. Un piccolo passo. Annuso l'aria. Resto un po' a distanza. Ho imparato a tenere distanti le cose che mi fanno male e le persone, indistintamente. Ok, non tutte. Eccetto una. Ma ci sto lavorando. Anzi, no. Ora non posso. Devo concentrarmi sulla libertà vigilata, che sebbene non sia la Libertà e sebbene sia pur sempre vigilata è meglio del fango che ho ingoiato sinora.

Oggi è uno di quei giorni in cui vorrei scomparire... perché ho la testa affollata di pensieri, perché penso seriamente che qualcosa non funzioni in me come persona, perché ho paura e sono sola davanti a cose che non comprendo, non accetto e che spesso sento più grandi di me... e poi perché faccio così fatica a coinvolgermi e a sentirmi parte di qualcosa.

Oggi è uno di quei giorni in cui vorrei andare in riva al mare e urlare a squarciagola...

Se domani riesco a rubare la macchina e a scappare di casa lo faccio davvero...

.