Foto: Ale |
10 marzo 2011 - Val Pusteria
Seduta su un vecchio tronco in mezzo al bosco, le gambe penzoloni su uno strapiombo, dimenticando di soffrire di vertigini, apro il mio quadernetto di carta ingiallita e lascio scorrere la punta della matita sulle pagine. Una scrittura minuta e regolare, mentre ascolto lo scricchiolio delle foglie e la lingua che gli alberi parlano sottovoce fra loro.
C'è un sacro silenzio del bosco che non è proprio silenzio, ma un insieme di piccoli suoni appena appena percettibili. Tutto intorno pulsa di vita e io sono l'unico elemento estraneo che rompe l'armonia millenaria di un luogo così antico.
Grosse radici emergono a tratti dal terreno a tenere insieme la montagna; radici simili a gradini di una via immaginaria verso l'altrove. Leggo il nord sul muschio che spunta da rugose cortecce.
Sono sola in questo spazio immenso, che profuma di quiete, che rinfranca lo spirito. Ho percorso sentieri di terra e rabbia per giungere fino a qui. Mi lascio attraversare dalla sensazione di essere parte di questo, seppur a modo mio, un modo diverso, un mondo altro.
Chiudo il quaderno e mi rimetto in marcia. Riprendo il bastone che ho trovato tra gli arbusti, zaino in spalla. Vorrei perdere il sentiero e restar qui in silenzio per sempre. Sola. Libera. Felice. Vorrei perdermi senza pensare a tutto quello che sta succedendo. Vorrei perdermi e annullare il resto. Forse riuscirei a ritrovarmi.
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Non credo che riusciresti a perderti volontariamente, qualcuno ti ha insegnato a riconoscere il nord nel fitto delle ombre di un bosco e a seguire il sole nei luoghi aperti e gioiosi.
RispondiEliminaNella notte, forse, ma è meglio non pensarci perchè è fatta per riposare.
(ma invece di sciare, te ne andavi in giro con la matitella in tasca?)
pace e bene
Non so sciare e non ci ho nemmeno provato, visti i livelli di imbranataggine... però son salita fino ai 2000 metri una volta con le ciaspole e un'altra a piedi (mai sudato così tanto in vita mia)... ma tutto questo solo per scendere a folle velocità con lo slittino... il pericolo è il mio mestiere ^_^
RispondiEliminaPer il resto lunghe escursioni nei boschi, da sola... con matita e quaderno sempre appresso... visto che l'ispirazione può colpirmi ovunque, ho imparato ad attrezzarmi per tempo ;-)
aaaahaaaaa, buona quella dell'ispirazione, lo faccio anch'io quando vado e torno dai mezzi pubblici, però nel mio caso è a causa dell'età.
RispondiEliminaPer imparare a sciare non è mai troppo tardi, io iniziai a 36 anni (per carenze finanziarie) e con un corso di spazzaneve di una settimana potei dire: ammazza quanto è bello
Ahahah... chi lo sa? Forse un giorno ci proverò... ^_^
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