sabato 25 settembre 2010
Forse sul mio triste tramonto
La spenta gioia dei folli anni
mi è greve, come una confusa ebbrezza.
Ma, come vino, la tristezza dei giorni passati
nella mia anima, quanto è più vecchia, tanto è più forte.
Malinconico è il mio cammino. Mi promette fatica e dolore
il mare agitato del futuro.
Ma io non voglio morire, amici;
voglio vivere, per pensare e soffrire;
lo so che ci saranno dei piaceri
frammezzo alle tristezze, gli affanni e i turbamenti:
talora mi inebrierò di nuovo di armonia,
verserò lacrime sulle mie fantasie,
e forse sul mio triste tramonto
brillerà l'amore con un sorriso d'addio.
Aleksandr Sergeevič Puškin, Elegia
.
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Grande anima sensibile, pensa già di dipartire prima del suo grande amore, chissà se ci riuscì
RispondiEliminaPace e bene
so che l'autunno fa questo...
RispondiEliminaso che i giorni più brevi inclinano al crepuscolo
ma per una volta ti vorrei dire:non identificarti troppo
non tramontare col tramonto
non scolorire con l'autunno
Sei ben altro
Armonia dell'anima
e coscienza cristallina
Acqua e suono di ruscello
Sei aria e muta allegria
E di nuovo, presto,
sarai zefiro, Primavera
...
@ Fracatz: senza i tuoi commenti credo morirei di tristezza... ^_^
RispondiElimina@ Marco: forse l'Autunno è la zona in ombra (calda) della mia anima... ognuno è luce e ombra e ogni parte ha il suo perché... Anche la luce ha un suo sottofondo di freddezza...
Io la trovo molto profonda e triste.ma d' altronde chi poeta non è un po' triste? Mi rivedo in ciò che dice.forse perché anch' io la penso come lui
RispondiEliminaC'è malinconia , tristezza e anche depressione nelle sue parole.anima sensibile e sofferente.come me