La bambina sedeva tranquilla sulla solita panca di pietra. Leggeva assorta.
Le si avvicinò un giovane uomo dalla lunga barba, che veniva da Nord.
"Cosa leggi, bambina?".
"I versi del vento" - rispose la piccola senza distogliere gli occhi dal libro.
"Perché?".
"Devo imparare a volare".
"A volare? Come pensi di poter volare? Non vedi che sei una farfalla con un'ala più corta? Hai ali magnifiche, dai colori mai visti, ma troppo fragili per spiccare il volo. Mi prenderò cura di te e non avrai bisogno d'altro. Ti porterò sulla montagna più alta e da lì domineremo la terra".
La bambina staccò lo sguardo dal libro e lo rivolse al cielo. Sorrise.
Un bellissimo falco giunse da Sud.
"Bambina, bambina, non ascoltare il venditore di fumo. Lui non ha occhi e cuore per vedere le tue ali di luce".
La bambina fissò a lungo il venditore di fumo. Le fece pena la sua arte di vendere effimere illusioni. Non pensava ci fosse del male in lui, solo incapacità di vedere oltre.
Gli occhi della bambina s'immersero negli occhi del venditore di fumo, che distolse lo sguardo.
"Volerò, - disse - perché le mie ali tu non puoi vederle e non dominerò la terra. Mi librerò nel cielo, sospinta dal vento e sarò ovunque e in nessun luogo. Cavalcherò le nuvole e intreccerò i raggi del sole ai miei capelli di seta. Mi vestirò dell'argento lunare. Sfiderò la tempesta. Attraverserò l'oceano e infine addormenterò i miei sogni nella dimora del falco. Perché lui sa che posso volare e conosce le mie ali. Perché lui mi ha guardato come nessun altro e mi ha detto ce la farai".
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bello è dire nulla
RispondiEliminaci sono cose che toccano corde profonde e smuovono le verità "assolute"
Voglio essere bambino e ascoltare
solo le favole che mi appartengono
questa è MERAVIGLIA
Vieni a sedere sulla panca di pietra accanto a me e te ne racconto una...
RispondiEliminae poi rido perchè il titolo dell'opera è la "lezione difficile"?
RispondiEliminama lo sai che quella bambina in qualcosa ti somiglia? devo capire se negli occhi o nell'espressione
ma qualcosa ti ricorda...
Peccato nella mia vita non abbia mai gustato del buon fumo, ma chissà, prima di morire, magari a scopo terapeutico, chissà
RispondiElimina@ Marco: mica l'ho scelto a caso il dipinto ;-P... poi, lo sai che ho avuto la stessa impressione? Che quella bambina mi somigli? E non so se per gli occhi o per la forma del viso...
RispondiElimina@Fracatz: spero per te di no, mai! ^_^
ale,secondo me vi accomuna una sola cosa,ossia entrambe avete voglia di volare!a differenza del racconto,spero di cuore che tu abbia,nella vita reale,quelle ali immaginarie che permettono a ognuno di noi di oltrepasssare la fantasia,e concretizzare ogni tuo sogno...ogni tuo desiderio...
RispondiEliminaDany, grazie per la tua speranza... ma la fiaba l'ho scritta io e sotto forma di racconto non c'è altro che la mia vita... nessuna differenza
RispondiEliminaale,era scontato che ti nascondi sotto la meraviglia delle parole per parlar di te...e sinceramente mi intriga leggerli per aggiornarci sui tuoi stati d'animo...Lo facciamo un pò tutti...i blog in genere non sono altro che lo specchio della nostra personalità...è per questo che ti ho augurato che realmente tu riesca a trovar le ali che ti permettano di arrivare alla quota da te prescelta!
RispondiEliminaLe ali ci sono... bisogna solo prender lezioni di volo ^_^
RispondiElimina... perché, Dany, pensarci sconfitti in partenza dagli ostacoli che la vita ci ha posto davanti fa di noi delle creature in balia degli eventi... io so di avere le ali, anche se apparentemente non si vedono, anche se qualcuno pensa che non le abbia per via di quegli ostacoli di cui sopra... ma io lo so che ci sono e lo sanno coloro che hanno occhi e cuore per vederle... soprattutto il cuore...
Il resto è solo volontà e autodeterminazione... per far quello che possiamo, come possiamo, al massimo delle nostre forze...
anche se non ti conosco di persona ":-(( ...da come ti esprimi,da come ti racconti...di autodeterminazione devi averne tanta!però a mio parere ale,bisogna stare molto attenti...penso che ognuno di noi abbia a disposizione un'infinità di tipi di ali...esperienza mi insegna che quando credi di aver trovato le ali giuste,ti ritrovi a non raggiungere la quota prescelta...importante è saperle mettere da parte,non accontentarsi della quota impostaci,ma lottiamo per quella desiderata!
RispondiEliminaDany, l'autodeterminazione mi costa sangue e dolore, come a tutti, del resto...
RispondiEliminaPurtroppo però ci sono dei limiti, limiti fisici imposti da una malattia, limiti che non ho scelto, ma mi son capitati... oltre quei limiti non posso andare... so che alcune quote mi sono precluse... e sto imparando ad accettarlo.
Ciononostante, nulla di ciò che è spirito mi è precluso... tutto ciò che è anima, costruzione interiore, arricchimento del sé, non mi è precluso... è il mio spazio libero in cui posso desiderare ciò che voglio, senza limiti, senza imposizioni.
Qui posso spiegare le mie ali e volare e niente e nessuno può limitarlo.
In questo spazio sono io a decidere senza limiti.
Ho letto le prime tre righe e non ho intenzione di proseguire oltre: abbandonero' per sempre questo blog.
RispondiEliminaaddio
Ahahahahahaahah... (mi asciugo una lacrima e ritorno seria)...
RispondiEliminaCaro Anonimo, adieu, sentirò la tua anonima mancanza...