Ho conosciuto il dolore
la follia del silenzio
l'abisso in fondo al cuore.
Ho conosciuto il dolore
il respiro che si arresta
un macigno sul capo
che schiaccia anima e pensieri.
Ho conosciuto il dolore
i muscoli tesi
lo sfinimento delle ossa
la rabbia di voler essere altrove.
Ho conosciuto il dolore
il camice immacolato
di chi dispensa morte
con pillole e sorrisi
e lunghi aghi nella carne
a dissuaderti dal vivere
ad imbrogliarti e a tradire.
Ho conosciuto il dolore
il suono stridulo delle sirene
che annientano uomini e navi
e gli occhi
gli occhi di chi non vuoi che guardi
e gli sguardi
gli sguardi curiosi e sconosciuti
sguardi che violano la pelle
mani che sporcano il vetro
che ti protegge dal mondo.
Ho conosciuto il dolore
e lo sguardo di chi non comprende
e lo sguardo di chi ti vede senza saperti.
Odio quegli occhi.
Odio lo spazio che mi avvicina ad essi.
Odio lo sguardo che m'incatena a chi non sono.
Ho conosciuto il dolore
per questo comprendo l'immobile
e lo spazio dell'impensato.
Per questo riconosco i segni sull'anima
e le parole non dette
tra righe d'indifferenza
e grida di rabbia.
Bella, mi ha fatto ricordare una delle canzoni più intense ed emotive degli ultimi anni nella musica italiana: Quello che non c'è degli Afterhours.
RispondiEliminaSe non la cocnosci... è un peccato, ha un testo spettacolare. Qualcuno ha detto che questa canzone è come una droga, condivido. Me la sparo a loop dritto dentro me.
http://www.youtube.com/watch?v=DVRf6zoFbyE&feature=fvsr
Cioa
Niko
mi ci rivedo. Bella
RispondiEliminaalerina
Auguro un po' di PACE e BENE dopo tanto dolore, pace nell'animo, pace nel cuore e riconciliazione con la vita. Bisogna attaccarsi con tutte le forze a quel po' di buono che ci circonda e cercare di sorridere per tirare avanti.
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